Strabismo

Lo strabismo è una condizione oculare caratterizzata dal disallineamento degli occhi e, quindi, dei campi visivi destro e sinistro, che può insorgere nei primi 6 mesi dopo la nascita (strabismo infantile) o successivamente (strabismo acquisito).

Forme di disallineamento oculare più o meno marcate interessano circa il 3% dei bambini e non comportano soltanto un fastidio estetico: in assenza di adeguato trattamento, in circa la metà dei casi lo strabismo può determinare una seria compromissione della vista.

Lo strabismo viene classificato in funzione del tipo di deviazione (Fonte: Studio Todaro) presente: se gli occhi sono deviati verso il naso, si parla di “eso-strabismo“, mentre se gli occhi sono divergenti e orientati verso i lati del viso si usa il prefisso “exo“; quando gli occhi “guardano” verso l’alto si parla di “iper-strabismo“, mentre se la deviazione è verso il basso si una il prefisso “ipo“.

Alcuni strabismi sono evidenti e facilmente riconoscibili anche da non esperti (tropie), mentre deviazioni molto lievi (forie) vengono evidenziate soltanto chiudendo un occhio per volta o in situazioni di stanchezza, quando i muscoli oculari faticano a compensare il difetto e a mantenere l’occhio “in asse”.

Le cause

Le cause più frequenti di strabismo sono difetti di rifrazione (ossia miopia, astigmatismo, ipermetropia, ecc.) o squilibri a livello dei muscoli oculari, deputati al mantenimento del globo oculare nella posizione fisiologicamente corretta.

Una causa di strabismo molto più rara è il retinoblastoma: un tumore oculare raro presente già alla nascita che, crescendo, può favorire la comparsa deviazioni dell’occhio.

I principali fattori che aumentano il rischio di strabismo infantile comprendono la familiarità (uno o più parenti di 1°-2° grado affetti), la presenza di malattie genetiche (come la sindrome di Down e la più rara sindrome di Crouzon), l’esposizione prenatale a farmaci o sostanze (compreso l’alcol) assunti dalla madre durante la gravidanza, la nascita pretermine (ossia prima della 37a settimana di gestazione) o il basso peso alla nascita, i difetti oculari congeniti e la paralisi cerebrale.

Oltre che a causa dei già citati difetti di rifrazione o neoplasie, lo strabismo acquisito può svilupparsi progressivamente o in modo acuto dopo il 6° mese di vita soprattutto a causa di traumi cranici, condizioni neurologiche (paralisi cerebrale, spina bifida, paralisi del 3°, 4° o 6° nervo cranico, ecc.), infezioni virali a carico dell’encefalo (con conseguente encefalite o meningite) e difetti oculari acquisiti.

Le cause specifiche dello strabismo variano a seconda del tipo di deviazione, la cui caratterizzazione può, quindi, orientare la diagnosi eziologica.

Sintomi

Soprattutto in una fase iniziale, lo strabismo non si associa quasi mai a sintomi, che tendono invece a insorgere se il disallineamento oculare non è trattato, con conseguente aumentato rischio di complicanze.

In genere, le deviazioni non evidenti (forie) causano per lo più affaticamento della vista, mentre le deviazioni più marcate (tropie) possono, con il tempo, causare riduzione della vista a uno degli occhi, che diventa “pigro” (ambliopia), oppure l’insorgenza di torcicollo (come tentativo di riallineamento dei campi visivi, attraverso il cambiamento della posizione della testa).

Diagnosi

Per la diagnosi di strabismo è sufficiente una semplice visita oculistica comprendente la valutazione dell’acuità visiva, dei riflessi pupillari e dell’ampiezza dei movimenti oculari e l’esecuzione di test come l’esame con lampada a fessura (per evidenziare un’eventuale cataratta), e quello del fondo oculare (per escludere la presenza di retinoblastoma e di retinopatie).

Altre valutazioni utili sono il test per il riflesso corneale alla luce e il cover test: due esami molto semplici che analizzano le reazioni delle pupille, rispettivamente, agli stimoli luminosi e alla richiesta di fissare un oggetto.

In alcuni casi può essere necessaria anche una valutazione neurologica, in particolare per verificare il funzionamento dei nervi cranici.

L’anamnesi familiare può supportare la diagnosi, soprattutto nei casi dubbi.

Tra gli stili di vita

La cura dello strabismo dipende dalla causa sottostante, dalla severità della deviazione oculare e dalle risposte che si ottengono ai primi interventi proposti.

In genere, le terapie iniziali sono di tipo conservativo e prevedono: l’applicazione di un bendaggio sull’occhio che vede meglio o l’applicazione di gocce di atropina in caso di ambliopia; l’indicazione per occhiali o lenti a contatto in presenza di miopia, astigmatismo o altri difetti rifrattivi; l’esecuzione di esercizi oculari, in caso di problemi di convergenza compensabili attraverso il rinforzo dei muscoli oculari.

In caso di esito insoddisfacente di questi interventi e/o in presenza di gravi alterazioni dell’allineamento oculare, può essere presa in considerazione la correzione chirurgica.  

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