Asma allergico

L’asma allergica è una malattia cronica che colpisce le vie aeree e, in particolare, i bronchi, ossia i canali che permettono il passaggio di aria da e verso i polmoni.

In chi soffre di asma allergica le pareti interne delle vie aeree sono particolarmente sensibili all’azione di sostanze di norma innocue per la maggioranza delle persone e, quando entrano in contatto con molecole allergeniche o irritanti, si infiammano, si “gonfiano” e si va incontro a broncospasmo.
Ciò riduce lo spazio a disposizione per il passaggio dell’aria da e per i polmoni, con conseguenti difficoltà a respirare normalmente e sensazione di soffocamento.  

Cause

L’asma allergica è un’infiammazione dell’albero bronchiale, provocata dall’esposizione ad allergeni abitualmente dispersi nell’ambiente e innocui per le persone non allergiche.
Le sostanze che più spesso agiscono da allergeni sono:

  • i pollini;
  • il pelo;
  • la forfora di animali domestici;
  • gli acari della polvere;
  • le muffe.

Nonostante non vi sia un’età di esordio ben definita, il primo “contatto” con tali sostanze si verifica generalmente durante l’infanzia, soprattutto in caso di predisposizione familiare.

Dopo la prima esposizione, la persona interessata inizia a produrre immunoglobuline di tipo E (IgE), caratteristiche della reazione allergica, nei confronti dello specifico allergene.
Al ripetersi del contatto, la persona sensibilizzata va incontro a una reazione anomala ed eccessiva del sistema immunitario, da cui consegue una serie di fenomeni a carico dei bronchi, principalmente di tipo infiammatorio.


In particolare, le cellule infiammatorie (mastociti, eosinofili e linfociti) infiltrano le pareti dei bronchi, in modo più o meno marcato, rendendone le pareti ispessite, edematose e ipersensibili (iperreattività) nei confronti di stimoli esterni, anche minimi.
Inoltre, le cellule muscolari che circondano le vie aeree possono contrarsi più o meno violentemente, restringendo il lume bronchiale (broncospasmo).

Questi meccanismi ostacolano il passaggio dell’aria, determinando i cosiddetti “attacchi d’asma”, episodi ricorrenti di crisi respiratorie caratterizzati da accesso di tosse, respiro sibilante e senso di costrizione toracica.

Quando l’asma non è sotto controllo, l’esposizione prolungata all’allergene determina un’infiammazione cronica dei bronchi; in questo caso, un attacco può essere scatenato anche da uno sforzo fisico (asma da sforzo), dall’inspirazione di aria fredda o da una banale infezione virale.
L’insorgenza dell’asma allergica può essere favorita da fattori quali la predisposizione ereditaria (uno o entrambi i genitori affetti); cause ambientali (es. l’esposizione ad allergeni inalatori e sensibilizzanti chimici presenti nell’aria); presenza di altre patologie con una base allergica (rinite allergica, dermatite atopica ecc.).

La comparsa delle manifestazioni respiratorie allergiche, invece, può essere scatenata da:

  • fumo di tabacco (anche passivo);
  • inquinamento atmosferico (biossido di azoto, particolato, aldeidi ecc.);
  • esposizione a sostanze chimiche (profumi, insetticidi, prodotti per la pulizia della casa ecc.);
  • infezioni respiratorie virali o batteriche;
  • esposizione a odori e gas irritanti (profumi, lacche per i capelli, vapori di ammoniaca, vernici e insetticidi ecc.);
  • assunzione di cibi o farmaci verso i quali si è ipersensibili/allergici.

Sintomi

L’asma allergica si manifesta tipicamente con tosse e crisi di broncospasmo (corrispondente all’improvviso restringimento involontario delle vie aeree), responsabili di episodi ripetuti di dispnea (affanno respiratorio) di gravità variabile.
L’asma allergica, inoltre, provoca senso di costrizione toracica e respiro sibilante.

I sintomi dell’asma allergica si manifestano ogni volta che la persona che ne soffre si trova in un ambiente dove sono presenti le sostanze alle quali è sensibile (allergeni), mentre la severità e la varietà delle manifestazioni possono essere molto variabili a seconda della persona colpita: in alcuni casi, gli attacchi di asma possono consistere in lievi difficoltà respiratorie e comparsa di sibili toracici mentre in altri si può instaurare rapidamente un’insufficienza respiratoria grave, che rende necessari interventi immediati e il ricovero ospedaliero.

Diagnosi

La diagnosi di asma allergica deve essere emessa dallo specialista allergologo e/o pneumologo, dopo un’attenta analisi della storia clinica individuale e familiare, delle abitudini di vita della persona interessata, dei sintomi respiratori presenti (tipologia, intensità, durata e frequenza) e delle situazioni nelle quali si manifestano.

Per stabilire il tipo e la severità dell’asma presente dovranno essere effettuate prove di funzionalità respiratoria (prima tra tutte la spirometria), mentre per precisare la natura degli specifici allergeni all’origine dello scatenamento dei sintomi dovranno essere effettuate prove allergologiche mirate.

Tra gli stili di vita

Purtroppo non è possibile guarire dall’asma, ma grazie alla terapia farmacologica acuta e cronica è possibile tenerla sotto controllo in modo efficace, alleviando rapidamente i sintomi in occasione degli attacchi (farmaci sintomatici) e ridurre l’infiammazione bronchiale di base e la propensione ad avere attacchi d’asma (farmaci di fondo).

Il trattamento individuato dal medico dipende dalla severità dei sintomi, dall’età della persona interessata, dalla durata della patologia e dalla presenza di altre malattie (es. raffreddore, rinosinusite, obesità ecc.) che possono aggravare le crisi.

Il primo intervento consiste nell’evitare, quando possibile, gli allergeni responsabili dello scatenamento degli attacchi.
Quando, invece, l’attacco è già insorto si possono assumere farmaci sintomatici in grado di attenuare infiammazione e broncospasmo e di permettere di ritornare a respirare normalmente.
I più usati sono farmaci broncodilatatori e corticosteroidi, da assumere per via inalatoria attraverso specifici erogatori oppure per via sistemica, a seconda della gravità del quadro clinico.
Gli stessi farmaci possono essere usati anche per controllare efficacemente l’infiammazione di fondo e i sintomi cronici e per ridurre la propensione agli attacchi acuti, se assunti in modo corretto e continuo.

Dosaggi e regimi terapeutici devono essere sempre indicati dal medico e rispettati fedelmente dai pazienti.
Un’ulteriore classe di farmaci da assumere per bocca, utili per alleviare rapidamente i sintomi dell’asma allergica in occasione degli attacchi, è quella degli antileucotrienici ma, a differenza di altre molecole, presentano maggiori effetti collaterali.

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