Il controllo del glucosio nella malattia diabetica

I valori che misurano i livelli di zucchero nel sangue sono differenti tra persone sane e persone affette da diabete. Quali sono i valori normali di zucchero nel sangue alla fine di un pasto?
Il livello di zucchero nel sangue dopo il pasto per una persona sana può essere di circa 140 mg/dl, se è più alto e sotto quasi i 200 mg/dl  potrebbe rivelare una condizione pre-diabetica, e se lo supera rivela la presenza della malattia diabetica.
Solitamente le persone non affette da diabete non controllano i propri livelli di zucchero dopo i pasti, mentre per le persone sotto indagine clinica per il diabete è previsto un test di tolleranza al glucosio orale per la diagnosi della malattia.
Il livello di zucchero nel sangue unora dopo il pasto per una persona diabetica dovrebbe essere inferiore a 180 mg/dl, un valore da considerare tra i più alti per una persona con diabete, che può essere considerato più o meno alto in dipendenza di vari fattori come l’età della persona, le condizioni generali di salute, da quanto tempo è presente la malattia, ed anche fattori come le capacità cognitive e la consapevolezza dei valori glicemici, dello stato di autosufficienza, di eventuali fattori di rischio come la condizione cardiovascolare e infine l’aspettativa di vita della persona.

Essendo Il diabete una malattia molto diffusa e presente in tutti i paesi, i livelli di zuccheri nel sangue e i tempi che la glicemia resta su valori alti vengono considerati a livello epidemiologico per studiare le molte conseguenze organiche della malattia sulle patologie vascolari, come la retinopatia, come la proteinuria, come le ferite e il piede diabetico.
Il rischio che possano sopravvenire complicanze vascolari, sia micro che macro, è sicuramente abbassato dalla somministrazione di farmaci per il controllo della glicemia come gli ipoglicemizzanti orali, la metformina, l’insulina.
In pratica la sola via valida per ridurre il rischio iperglicemia è quella di mantenere i livelli di glucosio nel sangue su valori normali, con particolare attenzione ai valori che provengono dal monitoraggio del glucosio nel sangue, soprattutto tenendo conto del glucosio a digiuno, il cui coefficiente di variazione rappresenta un marker di riferimento, data l’instabilità del glucosio e dei suoi livelli.

I valori glicemici più alti subito dopo un pasto rappresentano un altro fattore di rischio per l’aterosclerosi, che vanno monitorati per via dei continui cambiamenti nella concentrazione di glucosio nel sangue.
L’utilizzo del test dell’emoglobina glicata consente di monitorare il livello di glicazione delle proteine, per valutare l’entità del rischio che la malattia dia luogo alle sue complicanze.
Osservare le proteine glicate permette di valutare come e quanto il glucosio abbia potuto danneggiare la struttura organica e le sue funzioni.
Si sa che i tanti alimenti ingeriti apportano zucchero nel sangue, un alimento per cervello, cuore e muscoli, e che raggiunge tutti gli organi del corpo fino alle cellule, per poi diventare energia, ma solo per il fabbisogno fisiologico, mentre livelli superiori di zucchero vanno controllati ed evitati per prevenire le gravi conseguenze della malattia diabetica.

Quali sono i fattori che possono causare una iperglicemia, cioè un aumento di zucchero del sangue?

Può accadere se:

  • l’insulina è insufficiente, o se l’organismo non riesce ad utilizzarla in modo corretto.
  • La dieta comprende troppi alimenti, tra cui troppi carboidrati.
  • Se si è disidratati.
  • Se si è sedentari, o comunque poco attivi.
  • Se i farmaci assunti per il diabete si rivelano insufficienti.
  • Se sono presenti effetti collaterali di farmaci come steroidi o altri farmaci.
  • Se interferiscono altre malattie, una condizione di stress, il ciclo mestruale, fattori in grado aumentare i livelli di zucchero nel sangue, per effetto dell’intervento di ormoni rilasciati dal corpo.

Come abbassare i livelli di zucchero nel sangue?

  • un pasto con meno carboidrati o dalle quantità più contenute.
  • evitando di assumere bevande alcoliche a digiuno.
  • attenendosi ai dosaggi di insulina o di ipoglicemizzanti orali prescritti dal medico curante.
  • evitando di subire gli effetti collaterali di altri farmaci.
  • praticando più attività fisica ed esercizi ginnici.
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