Quando meteorismo e gonfiore sono sintomi di alcune patologie

La presenza di gas digestivi nell’addome è fisiologica, come lo è anche la necessità di espulsione, emettendo aria sia dalle parti alte (eruttazione) che da quelle basse (flatulenza).
Quando il gas trova impedimenti al suo passaggio e non transita facilmente nel tratto gastrointestinale può provocare dolore da colica, soprattutto in caso di ostruzioni.
Disturbi come il meteorismo, il gonfiore di stomaco o la flatulenza possono derivare da alimenti che favoriscono la produzione di gas, o da cattive abitudini comportamentali come consumare i pasti in fretta o in modo vorace, ma possono talvolta essere i sintomi propri di alcune patologie come quelle in elenco.

Gastrite

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, che può essere di tipo acuto o cronico. La gastrite acuta è caratterizzata da lesioni erosive ed esistono forme silenti e forme ad esordio improvviso. Nella gastrite cronica, invece, manca la componente erosiva, ma ritroviamo gli infiltrati tipici delle flogosi croniche.
La gastrite cronica, inoltre, si divide in due tipi:

  • Tipo A più rara, a base autoimmune che determina la produzione di autoanticorpi contro le cellule parietali dello stomaco.
  • Tipo B generalmente sostenuta dall’helicobacter pylori.

Sindrome dell’intestino irritabile

La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo molto diffuso che colpisce  l’intestino.
Non è un disturbo isolato o occasionale ma piuttosto un tipo di condizione cronica che colpisce il paziente nel tempo e che va trattata con una serie di precauzioni e di attenzioni.
I sintomi non sono in genere molto intensi e quindi gestibili con misure preventive adeguate di stile di vita ed alimentazione.
I sintomi sono diversi e vari a secondo delle persone che ne sono colpite, ma tra questi vengono in genere riportati  dolore addominale, crampi e gonfiore, talvolta in alternanza a scariche di diarrea o difficoltà nell’evacuazione da stipsi.
Questi sintomi possono presentarsi per un lungo periodo o scomparire del tutto per un altro.

Dispepsia

La dispepsia è caratterizzata dalla presenza del dolore localizzato all’addome superiore. Può essere: organica o funzionale.
La dispepsia funzionale può essere classificata in:

  • Dispepsia simil-ulcerosa, il cui sintomo principale è il dolore epigastrico che spesso diminuisce con l’assunzione di cibo, infatti il dolore compare più spesso a digiuno.
  • Dispepsia simil-disfunzionale motoria, il cui sintomo principale è il malessere addominale cronico spesso aggravato dall’assunzione dei pasti.
  • Dispepsia non specifica, attraverso cui il pattern sintomatologico non soddisfa i criteri per nessuno dei due gruppi precedenti.

Alimentazione e dispepsia

I disturbi addominali e l’insorgenza postprandiale comprendono dolore epigastrico, sazietà precoce, pirosi, nausea, vomito, cefalea e sonnolenza. Gli accorgimenti dietetici sono legati al tipo di sintomatologia prevalente.

Reflusso gastroesofageo

La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) consiste in un’accentuata risalita di parte del contenuto acido dello stomaco verso l’esofago, favorita da una scarsa tenuta o da un’aumentata frequenza di apertura del cardias, la valvola che separa i due organi e che dovrebbe impedire al cibo di salire verso l’alto dopo essere stato ingerito.
I disturbi causati dalla malattia da reflusso possono estendersi fino a interessare esofago, bronchi, corde vocali e gola a causa dell’azione degli acidi gastrici trasportati dai rigurgiti.
Il trattamento riguarda un’alimentazione indicata a prevenire il rigurgito e farmaci gastroprotettori per difendere la mucosa gastrica irritata.

Malattie infiammatorie croniche intestinali

Tale termine viene utilizzato per indicare condizioni patologiche caratterizzate da un processo infiammatorio cronico, che colpisce una o più parti dell’intestino. Le malattie più importanti sono: la malattia di Krohn e la rettocolite ulcerosa.

Malattia di Chron

Può colpire qualsiasi tratto del canale alimentare e le lesioni interessano tutti gli strati della parete intestinale. La malattia colpisce i giovani, manifestandosi con diarrea cronica intermittente, dolori addominali e calo ponderale. La malattia può essere di tipo fistolizzante o stenosante e spesso si estende al mesentere e ai linfonodi.

Rettocolite ulcerosa

Le lesioni della malattia sono confinate alla mucosa e sono caratterizzate dal sanguinamento. Interessano prima il retto fino ad interessare tutto il colon. Il sanguinamento erettale è il sintomo più costante ed il decorso è cronico-intermittente.

Celiachia

La celiachia è una malattia autoimmune che può verificarsi in persone geneticamente predisposte, nelle quali l’ingestione di glutine comporta danni all’intestino tenue. Quando le persone celiache ingeriscono glutine proteina presente in alcuni cereali come grano, segale e orzo, nel loro organismo si scatena una risposta immunitaria anomala, che danneggia i villi dell’intestino tenue – estroflessioni della mucosa intestinale che consentono di aumentare la superficie dell’organo, utile per aumentare l’assorbimento dei nutrienti ingeriti.
Il trattamento riguarda una dieta con esclusione totale del glutine e delle sue tracce e all’occorrenza farmaci che contrastino l’infiammazione intestinale.

I disturbi povenienti da queste patologie vanno indagati sia a livello di esami di laboratorio che di tecniche diagnostiche di immagini, naturalmente sotto la guida del proprio medico curante.

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