Abuso di paracetamolo

Il paracetamolo è utilizzato soprattutto come analgesico in alternativa ai salicilati ed è caratterizzato da una tossicità, che non bisognerebbe trascurare. Le dosi tossiche cambiano da persona a persona, per cui in molti hanno stabilito che la quantità necessaria a indurre danni epatici è 15 grammi, mentre per il rischio mortale ne occorrono 25 gr.

Durante il primo giorno i sintomi sono aspecifici: pallore, vomito, nausea e sudorazione. Successivamente compaiono i danni epatici, fino a progredire verso epatomegalia, ittero, ipoglicemia ed encefalopatia.

Quali sono i principi di terapia?

  • Induzione del vomito, lavanda gastrica e carbone attivo, se si interviene entro 6 ore dell’ingestione.
  • Metionina, antidoto specifico oppure N-acetil-cisteina
  • Salimarina
  • Vitamina K

Fonte: Handbook della Guardia Medica a cura di Piercarlo Salari (Mediserve)

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