Cosa fare in caso di avvelenamento da piombo?

Il piombo abbonda il natura, in quanto viene distribuito sulla terra raggiungendo l’ambiente per l’estrazione dai depositi naturali. Il piombo entra nel metabolismo ed interferisce con la normale sintesi dell’eme. Esso agisce anche sul sistema nervoso, a livello sia centrale che periferico. Un vero avvelenamento da piombo si può avere solo con alcuni tipi di Sali del metallo, per cui la tossicità non è legata strettamente al metallo, ma al comportamento della sostanza ingerita.

Questo tipo di avvelenamento può instaurarsi in modo molto subdolo con la comparsa dei sintomi quando il piombo contenuto nell’organismo diventa eccessivo. I sintomi principali sono dolori addominali, paralisi nervose, sapore metallico e stipsi. Se il piombo è stato ingerito nell’intestino una radiografia può evidenziare delle opacità.

Diagnosi e trattamento

L’avvelenamento da piombo può essere riconosciuto attraverso i sintomi descritti in precedenza. Test supplementari includono il dosaggio dell’attività dell’acido amino-levulinico deidrasi negli eritrociti. L’avvelenamento acuto richiede un trattamento di supporto per bilanciare la disidratazione e la perdita di elettroliti. L’avvelenamento cronico, invece, richiede una specifica terapia di tipo chelante quando i sintomi sono evidenti e i livelli ematici sono al di sopra di 100 ml negli adulti e nel bambino.

Fonte: Vadecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding

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