La gotta: consigli dietetici

La gotta è una malattia del metabolismo che colpisce principalmente gli uomini adulti, ma anche le donne nel periodo successivo alla menopausa. Essa è dovuta all’eccesso di acido urico, che precipita sotto forma di cristalli di urato monosodico nelle articolazioni. Il sintomo maggiormente avvertito è l’artrite acuta, ma è molto importante effettuare la diagnosi differenziale con altre forme di artrite acuta come l’artrite psoriasica, l’artrite settica, ecc. La terapia della gotta è una terapia cronica che si avvale di farmaci specifici, anche se esiste una terapia non farmacologica che ha l’obiettivo di controllare il peso e limitare l’assunzione di alimenti ricchi di purine.

Consigli dietetici

I pazienti che presentano la gotta vengono sottoposti a terapia farmacologica per ridurre l’uricemia, ma è consigliabile evitare il consumo di alimenti ad elevato contenuto in purine. È necessario assolutamente evitare acciughe, animelle, aringhe, cervello, fegato, molluschi, rognone, sardine e selvaggina. È poi importante limitare il consumo di anguille, asparagi, manzo, agnello, maiale, cavolfiore, grano, funghi, legumi, pane e cereali integrali, pesce, pollame e spinaci. Gli alimenti da utilizzare sono caffè, thè, latte, formaggi, frutta, grassi da condimento, noci, pane e cereali di farina bianca, uova, zucchero e dolci.

I pazienti con problemi di sovrappeso devono perdere peso gradualmente. Inoltre è utile assicurarsi una buona diuresi, cercando di evitare le bevande alcoliche.

Fonte: Manuale di dietetica e nutrizione clinica di Franco Contaldo e collaboratori

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