Carbone vegetale: inutile, anzi dannoso

Sul suo sito web, Gwyneth Paltrow ha affermato che la limonata al carbone vegetale attivo è uno dei “migliori succhi di frutta” e prodotti contenenti questa sostanza sono sempre più diffusi. Ma la sua supposta azione disintossicante è un altro caso in cui nutrizionisti dilettanti interpretano erroneamente le proprietà di un alimento.

Alcuni venditori di questi prodotti sostengono che il carbone vegetale può aumentare l’energia, rendere la pelle più luminosa e ridurre il gonfiore; tuttavia, la sua virtù principale sarebbe la capacità di disintossicare l’organismo.

È facile capire l’origine di questa convinzione: infatti il carbone attivo viene utilizzato nella medicina d’urgenza per ridurre il carico tossico quando qualcuno ha ingerito un veleno o ha assunto un’overdose di farmaci: il carbone si lega al veleno nel tratto gastrointestinale e impedisce che venga assorbito nel flusso sanguigno; le tossine vengono quindi espulse dal corpo attraverso le feci.

Tuttavia, secondo gli esperti, l’azione detossificante del carbone è un mito e ci sono anzi diverse ragioni per cui andrebbe evitato.

La prima è che il carbone attivo si lega con tutta una serie di sostanze benefiche presenti negli alimenti, tra cui alcune vitamine, minerali e antiossidanti; il carbone viene talvolta aggiunto ai succhi di frutta e di verdura, con la conseguenza che molte delle vitamine che vi sono contenute non vengono assorbite dall’organismo. Naturalmente, il carbone attivo agisce in modo analogo rispetto a certi farmaci, tra cui alcuni antidepressivi e antinfiammatori, riducendone l’efficacia: le conseguenze negative sulla salute sono facilmente intuibili.

Bisogna poi precisare che il carbone vegetale si lega solo con le sostanze che si trovano nello stomaco o nell’intestino nel momento in cui lo si assume, dato che funziona attraverso un contatto diretto: se l’intenzione è di disintossicarsi dall’alcol o da alimenti poco salutari consumati la sera prima, non avrà alcuna azione, perché questi saranno già stati assorbiti dall’organismo.

Infine, il carbone attivo rallenta le funzioni intestinali e può causare nausea e costipazione.

Si tratta insomma di una sostanza inutile, poco digeribile, che rende il cibo meno nutriente.

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