Il comfort (digestivo) del lattante e del bambino: un concetto nuovo

Comfort è sinonimo di benessere. Ma cosa significa esattamente? Com’è implicito nel manifesto della Società Italiana di Pediatria pubblicato 3 anni fa, il benessere può essere assimilato al diritto di ciascun bambino di avere “una vita sana”, garantita dall’“acquisizione precoce di stili di vita salutari”, dall’accesso a cure specializzate, dalla prevenzione e da un’opportuna tutela nei confronti di rischi ambientali e situazioni di disagio. Nella pratica, però, il benessere trova di volta in volta una propria declinazione che lascia intendere quanto un disturbo o perfino una condizione in apparenza fisiologica possano gravare a livello fisico e comportamentale sul bambino e di conseguenza sulla sua famiglia.

Il comfort digestivo

È stato così introdotto negli ultimi anni il concetto di “comfort” digestivo, applicato soprattutto al lattante, che è notoriamente soggetto alle fastidiose coliche gassose. Ma cosa devono sapere (e saper osservare) i genitori? La preoccupazione più diffusa, ma anche meno allarmante agli occhi del pediatra, è rappresentata dalla stitichezza, che però, il più delle volte, è facilmente correggibile con semplici accorgimenti alimentari (per esempio aumento dell’apporto di acqua e fibre). Sarebbe invece più importante prestare attenzione al comportamento del bambino in fase digestiva (il pianto, per esempio, è un indizio di sospetto), alla facilità, più che alla frequenza, con cui evacua e alla comparsa di manifestazioni quali scariche liquide, abbondante emissione di gas e disagio.

Tutti questi elementi dovrebbero essere riportati puntualmente al pediatra, unitamente a informazioni sull’alimentazione del bambino: questo perché, soprattutto nel primo anno di vita, un’allergia può manifestarsi in maniera atipica, per esempio con episodi ripetuti di reflusso acido oppure con marcato gonfiore addominale.

Il rischio intolleranza

Tra i possibili fattori che possono minare il comfort digestivo a partire in genere dall’anno di vita in su, è l’intolleranza al lattosio: non si tratta di un’allergia ma dell’incapacità di scindere questo zucchero che, accumulandosi nell’intestino per il mancato assorbimento, fermenta. In ogni caso il comfort digestivo è un aspetto da valutare sempre nel contesto della vita quotidiana di ogni bambino, in quanto è strettamente integrato al suo stato di benessere generale. L’attenzione dei genitori è un prezioso supporto per il pediatra, nel risalire alla possibile causa delle manifestazioni e nell’identificare la conseguente strategia più appropriata.

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