Insufficienza renale: una malattia cronica diffusa e molto insidiosa

Circa il 10% della popolazione adulta mondiale soffre di insufficienza renale cronica (IRC), una condizione, cioè, caratterizzata da una ridotta funzione renale. Ancor più preoccupante è la tendenza all’aumento di tale condizione, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione: il calo funzionale del rene, infatti, è la conseguenza fisiologica del deterioramento nel tempo dell’organo, oltre che di errori alimentari (eccesso di sale e/o proteine), dell’effetto tossico di sostanze o farmaci o dell’impatto di eventi infettivi o neoplastici. Le sue dimensioni epidemiche, l’elevato rischio cardiovascolare associato e gli elevati costi sociali ed economici della dialisi e del trapianto, rendono l’IRC un ambito prioritario nei piani di prevenzione e di programmazione sanitaria.

Lo sviluppo dell’IRC è spesso asintomatico, il che rende difficile la diagnosi precoce, per la quale sarebbe a tutti consigliabile l’esecuzione periodica di un esame delle urine e la determinazione della clearance della creatinina. Due test semplici e dal costo di pochi euro che consentirebbero di intercettare precocemente le alterazioni della funzione renale e di introdurre precocemente le terapie e soprattutto modificare lo stile di vita del paziente, a cominciare da una corretta terapia dietetico-nutrizionale (TDN), per rallentare la progressione del danno renale.

In tema di IRC, poi, non si può non considerare il suo impatto psicologico, legato ai diversi fattori che comportano una riduzione della qualità di vita. Per supportare tutti i pazienti, a cominciare dai neo-diagnosticati, è stata lanciata da Dr Schär la campagna “Non sei solo” con l’obiettivo di raccontare, attraverso l’esperienza reale di vere coppie di pazienti, come anche con l’insufficienza renale cronica si può comunque mantenere una vita attiva e di relazione, grazie alla terapia conservativa che unisce la terapia nutrizionale a quella farmacologica, con l’obiettivo di ridurre la progressione della malattia.

A proposito di corretta terapia dietetico nutrizionale per i pazienti con IRC, le linee guida della Società Italiana di Nefrologia (SIN), indicano:

  • Ridurre l’assunzione di proteine (non oltre 0,7 g al giorno per kg di peso corporeo ideale) e di fosforo.
  • Limitare l’introito di potassio e sodio (sale da cucina): non più di 2 g di sale al giorno aggiunto ai pasti).
  • Assumere ogni giorno la giusta quantità di calorie. Per un apporto calorico adeguato il dietista potrebbe consigliare l’assunzione di integratori e alimenti ipoproteici specifici
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