Adenoide

Le adenoidi sono masse di tessuto linfatico che aiutano il corpo a combattere le infezioni.

Le adenoidi si trovano nella faringe, appena dietro al naso; insieme alle tonsille, rappresentano la prima linea di difesa contro batteri e virus. L’adenoidite è un’infiammazione delle adenoidi causate dall’infezione.

Le adenoidi fanno parte del sistema linfatico, che svolge diversi ruoli nella protezione dalle infezioni: vi circolano molti globuli bianchi, che reagiscono ai potenziali patogeni che minacciano l’organismo.

Se, durante l’infanzia, le adenoidi svolgono un ruolo importante nel mantenere una persona sana, diventano sempre meno utili col passare degli anni, perché il corpo è in grado di combattere l’infezione in altri modi. Infatti, le adenoidi diventano spesso più piccole intorno all’età di cinque o sei anni e praticamente scompaiono nel periodo dell’adolescenza.

Sintomi

Occorre distinguere tra adenoidite acuta e cronica. La prima si presenta generalmente con ostruzione nasale, febbre e otite, mentre la forma cronica presenta diverse varianti clinicopatologiche.

Il sintomo principale è comunque la difficoltà di respirare con il naso, a causa dell’ostruzione meccanica del rinofaringe esercitata dall’ingrossamento del tessuto linfatico adenoideo.
Ciò determina respirazione orale; durante la notte, può produrre russamento e, nei casi più gravi apnee notturne.
Se l’ingrossamento comporta l’ostruzione della tuba di Eustachio, si formano secrezioni sieromucose nell’orecchio, che può infettarsi determinando un’otite acuta oppure può una diminuzione dell’udito per azione meccanica di blocco della membrana timpanica.

Altri problemi che possono associarsi alle adenoiditi comprendono: gola irritata o secca per la respirazione attraverso la bocca, suono nasale mentre si parla, sintomi di infezione, come ad esempio un naso che cola e che produce muco verdastro o scolorito.

Cause

L’adenoidite può essere causata da un’infezione batterica, come quelle costituite da batteri del genere Streptococcus. Può anche essere causata da una serie di virus, tra cui il virus Epstein-Barr, l’adenovirus e il rinovirus.

Alcuni fattori di rischio possono rendere i tessuti adenoidali più suscettibili, come l’infezione delle tonsille, infezioni ricorrenti alla gola o al collo, contatto con virus, germi e batteri trasportati dall’aria

Diagnosi

In presenza di ostruzione nasale, la visita otorinolaringoiatrica è volta a escludere altre possibili cause e a osservare direttamente l’ipertrofia con rinoscopia anteriore. Quando possibile, la rinoscopia posteriore con uno specchietto aiuta a determinare l’estensione dell’ipertrofia e dell’ostruzione, oltre all’eventuale coinvolgimento della tromba di Eustachio.

Altri possibili test sono: l’esame fibroscopico del rinofaringe, la teleradiografia del cranio e la rinometria acustica.

Se questi sono esami mininvasivi, la tradizionale palpazione digitale delle adenoidi è invece piuttosto fastidiosa. Una valutazione delle membrane timpaniche con, eventualmente, un esame impedenzometrico permette di verificare un possibile versamento nella cassa timpanica.

Trattamento

L’obiettivo del trattamento dell’adenoidite è la rimozione del focolaio infettivo. Per combattere la forma acuta si può ricorrere a un trattamento antibiotico ad ampio spettro, a un decongestionante nasale o a farmaci a base di cortisone. Successivamente, si può ricorrere a vaccini anticatarrali, mucolitici, vitamine.

Sono invece poche le opzioni di trattamento per l’adenoidite cronica con sintomi fastidiosi e persistenti: l’intervento chirurgico per l’asportazione delle adenoidi è di fatto l’unica opzione in grado di risolvere il problema.

Pur essendo eseguito in anestesia generale, l’adenoidectomia è un intervento a basso rischio e la complicanza più comune è rappresentata dal sanguinamento che, in casi molto rari, può richiedere un secondo intervento per coagulare il punto da cui si è originata l’emorragia

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