Lussazione alla spalla

La spalla è l’articolazione del corpo più incline ad una possibile lussazione, cioè di una lesione in cui l’osso del braccio, trattenuto in una struttura detta “cuffia” facente parte della scapola.

Solitamente le persone che sono incorse in questo tipo di incidente riacquistano la piena guarigione della spalle con le sue funzioni in alcune settimane, ma va tenuto conto che, a seguito di una lussazione, l’articolazione della spalla potrebbe rivelarsi indebolita ed incline ad una possibile altra lussazione.

Sintomi

I segni e i sintomi della spalla lussata possono essere:

  • una spalla che si presenta deformata o non a posto.
  • Possono apparire dei lividi o gonfiori sulla parte.
  • Un dolore forte nell’articolarla.
  • Una sensazione di formicolio con dolore trasmesso fino al braccio e alla muscolatura intorno alla zona della lesione.

Cause

La lussazione della spalla può avvenire in uno dei punti della struttura articolare, laddove si può produrre un semplice allungamento o anche uno strappo, con diverse conseguenze per la gravità della lussazione.
A causare l’uscita dellosso dalla cuffia scapolare può essere un forte movimento improprio, un incidente o un trauma improvviso , come quello provocato da una caduta accidentale durante la quale l’articolazione è costretta a roteare oltre il movimento consentito, e dove l’osso lacera l’articolazione o anche i muscoli uscendo dal suo alloggiamento.
In pratica i fattori che possono determinare la lussazione sono sicuramente la forza che si esercita sull’articolazione e la rotazione eccessiva della sua capacità di escursione, provocando l’uscita impetuosa dell’osso dalla sua posizione.

La lussazione della spalla può verificarsi per:

  • traumi dello sport, come in modo particolare nella pallavolo, nel calcio, ma comunque possibili in molte attività sportive, non solo agonistiche ma anche individuali come ciclismo, pattinaggio o sci di montagna.
  • Traumi conseguenti a incidenti automobilistici e stradali.
  • Cadute o scivolate, come sul bagnato o per le scale.

Diagnosi

Dapprima si richiede l’esame fisico dell’infortunato, dove si osservano le condizioni generali e quelle della parte interessata, verificando lo stato dell’articolazione, se la parte presenta lividi o gonfiori, se il trauma ha bloccato o meno il movimento direzionale della spalla.
Subito dopo si richiede una indagine radiografica dell’articolazione della spalla, per individuare con precisione la lussazione e apprezzarne l’entità, verificando se vi sono state eventualmente anche delle fratture o lacerazioni dell’articolazione.
Eventualmente il medico potrebbe approfondire l’indagine diagnostica richiedendo ulteriori esami come la risonanza.

Trattamento

Un primo intervento sulla spalla lussata può essere manuale, laddove il medico prova a ridurre la lussazione con una manovra molto attenta che riesca a far rientrare le ossa dell’articolazione nella giusta posizione, ma questa manovra potrà essere svolta sulla base dell’intensità del dolore che prova il paziente.
Per questo motivo la manovra è spesso accompagnata dalla somministrazione di un farmaco miorilassante, oppure se non sufficiente, di un farmaco anestetico generale.
Il dolore si attenuerà di intensità non appena le ossa della spalla saranno rientrate debitamente nel proprio alloggiamento.
In alcuni pazienti occorre ricorrere ad un intervento chirurgico per rimettere a posto la spalla, soprattutto nei casi di ripetute recidive, o anche nei casi di articolazioni particolarmente danneggiate o di terminazioni di nervi compromessi.
Può anche rendersi necessario bloccare la spalla con una fasciatura o con un “tutore” per tenerla ferma per un migliore recupero per 3-4 settimane. A questo trattamento può essere aggiunto un farmaco antidolorifico o un miorilassante per favorirne la ripresa e la successiva guarigione.
Terminate le settimane di immobilità per la spalla si presenta l’esigenza di un giusto recupero delle funzioni con un programma di riabilitazione, mirato a riacquistare una buona mobilità unitamente ad una adeguata tenuta dell’articolazione.
E’ consigliabile seguire l’iter successivo alla lussazione al fine di evitare una guarigione incompleta che potrebbe dare spazio a possibili future recidive.
Anche dopo la guarigione sarà bene tenere ancora la spalla protetta evitando la ripresa delle tante attività giornaliere finché l’articolazione non si sia completamente ristabilita e abbia riacquistato forza e stabilità.

Stile di vita

  • Mantenere la spalla protetta e a riposo.
  • Non impegnare la spalla in sforzi non opportuni come spostare oggetti pesanti, soprattutto verso l’alto.
  • Praticare impacchi di ghiaccio per abbassare il livello di infiammazione, avvolgendoli in un asciugamano, con applicazioni in loco di una quindicina di minuti, da ripetere ogni paio di ore.
  • Assumere antidolorifici e antinfiammatori da banco per tenere il dolore sotto controllo, finché la situazione si normalizzi.
  • Una volta guarita, seguendo il programma consigliato dal medico o dal fisioterapista, praticare esercizi semplici per tenere la spalla tonica, abituandola ad un graduale recupero di mobilità.
  • Per un giusto recupero della spalla vanno evitate sia attività eccessive, ma anche eccessive immobilità, che potrebbero aprire la strada ad una sindrome della “spalla congelata”.
Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Related Posts
Read More

Tumore dell’ipofisi

I tumori dell'ipofisi (o ghiandola pituitaria) sono un gruppo di neoplasie prevalentemente benigne che interessano una piccola struttura posta al centro del cervello, posteriormente alla radice del naso, che ha la peculiarità di essere una ghiandola "neuroendocrina", ossia composta da un peduncolo e da una porzione posteriore di natura nervosa (neuroipofisi) e da una parte anteriore di natura propriamente ghiandolare (adenoipofisi).
Read More

Arresto cardiaco

L'arresto cardiaco corrisponde all'interruzione della contrazione del cuore e della sua azione di pompa, conseguente a un'alterazione improvvisa e drastica della sua attività elettrica (fibrillazione ventricolare).
Read More

Ernia del disco

Il disco intervertebrale è costituito da una parte centrale cartilaginea deformabile, chiamata "nucleo polposo", circondata da un rivestimento fibroso di contenimento, detto anulus.