La dieta per l’orticaria priva di pseudoallergeni

Anche se una persona risulta negativa per le allergie alimentari, è possibile che sia ipersensibile o intollerante a determinati alimenti. L’azione degli pseudoallergeni può innescare tipi di reazioni in tutto simili a quelle di tipo allergico, avendo in comune segni come gli alveari e sintomi come il prurito, anche se, differentemente dalle allergie vere e proprie, nelle pseudoallergie non vi è intervento da parte del sistema immunitario.
Alle persone con orticaria può essere consigliata una dieta priva di pseudoallergeni che richiede dapprima di evitare tutti i possibili pseudoallergeni per alcune settimane, cosi da studiare l’andamento dei sintomi, prefiggendosi di poterli nuovamente ammettere nella dieta in modo graduale e dopo aver compreso la potenziale azione di ciascuno.

Quali sono i principali pseudoallergeni? Includono alimenti come le fragole, i pomodori o le nocciole, alcune spezie, alcuni legumi o verdure, ma anche elementi come additivi, coloranti, conservanti, antiossidanti, istamina.

Accade spesso che molte persone anche dopo aver praticato dei test allergici con risultato negativo lamentano sintomi allergici come asma, spossatezza, diarrea o emicrania dopo aver ingerito certi tipi di cibi o i componenti aggiunti nella preparazione.
Alcuni pazienti si rivelano sensibili agli additivi contenuti negli alimenti, come i solfiti, il glutammato monosodico.
Purtroppo ancora pochi sono gli studi sulle reazioni che possono insorgere dall’azione dei componenti aggiunti, che possono essere varie e significative, tra le quali orticaria ed angioedema.
E possibile preparare una dieta molto personalizzata sulle necessità della persona, prendendo nota della reazione a ogni singolo alimento, o additivo, deli eventuali sintomi che possono insorgere dopo il pasto, degli eventuali miglioramenti o peggioramenti man mano che un alimento venga introdotto o eliminato dalla dieta .

E’ in ogni caso consigliabile, prima di ricorrere a diete che escludono alcuni alimenti, accertarsi delle condizioni generali di salute della persona, il suo dosaggio vitaminico, dell’entità del problema di allergie o di pseudoallergie, al fine di non esporre il paziente a deficit nutrizionali e a problemi correlati.

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