La pratica sportiva nel diabete e nelle sindromi glicemiche

Il moderno orientamento verso l’attività fisica e lo sport, anche agonistico, nella malattia diabetica è quello di non considerare più il diabete come un impedimento per vivere e godere lo sport e l’esercizio fisico.
In questi ultimi anni atleti nelle varie specialità sportive hanno gareggiato, pur essendo affetti da diabete, in tutti i paesi distinguendosi per la loro performance e spesso classificandosi ai primi posti con coppe e medaglie.

Si può quindi affermare che la pratica dello sport rappresenti un aiuto per il diabete?

L’esercizio fisico, nelle diverse categorie, è sempre consigliabile alle persone con diabete perché apporta moli benefici al metabolismo, alla circolazione, migliorando la sensibilità all’insulina, e assicurando cosi una migliore condizione di salute, sia quando lo si pratica come attività ricreativa personale che a livello competivo.

Gli effetti dell’attività sportiva sulla glicemia varia a seconda del tipo di sport praticato. Ad esempio la pratica assidua dello jogging e della camminata svelta hanno l’effetto di ridurre i livelli di glucosio nel sangue.
Diversamente, le specialità sportive che richiedono uno sprint veloce, possono richiedere maggiore apporto di zuccheri nel sangue, che gradualmente va poi abbassandosi durante i tempi più lunghi dell’allenamento.
Durante gli esercizi vanno eseguiti i test del glucosio che serviranno a rendersi conto, per ciascun esercizio sportivo e per i tempi di allenamento richiesti, dei diversi livelli di glucosio nel sangue.
Questi parametri sono già stati registrati a livello delle diverse discipline sportive e raccolti all’interno di guide pratiche di gestione utili agli atleti diabetici.

Molta attenzione va posta alle ipoglicemie, soprattutto se si stanno prendendo alcuni farmaci contro il diabete:

  • insulina.
  • Ipoglicemizzanti.
  • Regolatori del glucosio ai pasti.

E’ importante prendere precauzioni per prevenire il manifestarsi di ipoglicemie, come ad esempio includere nel pasto dei carboidrati sufficienti prima o anche durante l’esercizio oppure ridurre la dose di farmaci prima dell’esercizio, sempre preventivamente consultandosi con il proprio diabetologo, soprattutto quando si intende modificare il dosaggio del farmaco.

I livelli di glucosio nel sangue vanno testati in fase di svolgimento dell’esercizio per poter verificare il rapporto tra esercizio e livelli di zucchero. Va tenuto conto che una sessione di allenamento impegnativa e di maggiore durata può avere come conseguenza una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue che può durare per 48 ore dopo lo svolgimento dell’esercizio.

Prestazione

Ai fini della qualità della prestazione va considerato che va ricercato un livello ottimale di zuccheri nel sangue, cosi da poter contare su livelli giusti di energia, che non possono essere assicurati da valori glicemici troppo alti o troppo bassi.
Gli sportivi che prendono l’insulina ottengono una buona risposta energetica se i livelli di zuccheri permangono tra 5 e 11 m mol/l, mentre per quelli con diabete di tipo 2 i livelli dovrebbero essere più contenuti, ma è indispensabile, prima della pratica sportiva, condividere con il diabetologo quelli che sono valori più giusti su cui restare, che vanno considerati in base alla disciplina sportiva e alle condizioni generali di salute.

Lo sport per bambini diabetici

AI bambini che praticano sport per conto propriosenza la presenza dei genitori  , seguiti da un gruppo sportivo di istruttori ed allenatori, va insegnato il significato dell’ipoglicemia e a a saper riconoscere i sintomi che possono manifestarsi, e a tenere sempre con se il glucosio per i casi di abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue.
Anche agli istruttori sportivi si raccomanda di avere queste stesse cognizioni e a sapere intervenire tempestivamente in caso di necessità.
In breve le persone affette da diabete, sia adulti che bambini, possono senza meno esercitare attività fisica per se stessi o per finalità agonistiche come tutti, fermo restando che sia seguito adeguatamente dal proprio medico curante.

Molti i vantaggi che derivano da una attività sportiva:

  • l’attività sportiva migliora il rendimento energetico del corpo.
  • Fa funzionare meglio il metabolismo, bruciando calorie, contribuendo al mantenimento di un peso ottimale.
  • Contribuisce ad un miglior funzionamento dell’insulina e a regolare i livelli di zucchero nel sangue.
  • Rafforza ossa e muscoli.
  • Contiene il rischio di malattie cardiache ed oncologiche.
  • Migliora le capacità di coordinazione e di resistenza.
  • Contribuisce a diffondere il concetto di lavoro di gruppo e lo spirito competitivo, rafforzando la stima di se.
  • Contribuisce a ridurre ansia e stress, migliorando l’umore.
  • Glucosio e insulina durante l’esercizio fisico.

Quando I muscoli necessitano di maggiore energia durante l’esercizio chiedono al corpo di ricevere zuccheri aggiuntivi, cosa che per i diabetici può tradursi in effetti collaterali, soprattutto l’insulina presente non è sufficiente per impiegare il glucosio nel sangue durante lo svolgimento dell’esercizio, per cui la permanenza nel sangue potrebbe portare ad una iperglicemia.
Anche l’insufficienza di insulina può causare effetti negativi, come indurre il corpo a bruciare grassi come risorsa energetica, anziché zuccheri, dando luogo a sostanze chiamate chetoni, i cui livelli vanno monitorati prima degli esercizi attraverso un test delle urine.

Insomma lo sportivo con diabete deve poter gestire i livelli di glucosio, quelli di insulina e saper evitare situazioni di rischio come tipo e iper glicemie, restando in stretta comunicazione con il proprio diabetologo per meglio gestire la propria condizione, deve tenersi in contatto con il proprio gruppo sportivo, con gli istruttori, condividendo osservazioni, pensieri e timori sulla pratica sportiva.

Avere sempre con se i farmaci raccomandati, acqua e spuntini utili in caso di necessità.

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