Poche settimane fa, alcuni farmaci antiacidi utilizzati per placare il bruciore di stomaco, la dispepsia e/o il reflusso gastroesofageo hanno suscitato un certo allarme per la presenza di impurità in alcuni lotti, prontamente ritirati dal mercato. Può capitare e non significa che non siano farmaci utili. Un effetto secondario all’impiego prolungato di tutte le tipologie di farmaci antiacidi che dovrebbe indurre a usarli con più cautela riguarda, invece, la possibilità che inibitori della pompa protonica (omeprazolo, esomeprazolo, pantoprazolo ecc.), inibitori dei recettori H2 della mucosa gastrica (ranitidina, cimetidina ecc.) o composti gastroprotettori come il sufalcrato possano favorire indirettamente lo sviluppo di allergie. Vediamo come.
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Farmaci antiacidi: potrebbero favorire le allergie
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