Metalli pesanti e metalloidi: il ferro

Il ferro metallico non dà problemi di tossicità, sebbene ci siano persone con difetti congeniti del matabolismo, per le quali si comporta come un veleno. I sali di ferro sono prodotti farmaceutici per la terapia delle anemie e in caso di sovradosagio possono essere molto pericolosi. Presi per via orale i sali di ferro sono irritanti per il tubo gastrointestinale. I principali sintomi sono vomito, dolore epigastrico e diarrea. Successivamente possono comparire edema polmonare, acidosi metabolica e insufficienza renale.

Diagnosi e trattamenti

A parte i segni e l’anamnesi, un livello sierico di ferro superiore agli 8 mg in un adulto e 5 mg in un bambino, depone per un avvelenamento pericoloso. Dopo aver stabilito che si tratti di avvelenamento da ferro è necessario effettuare una lavanda gastrica. Contemporaneamente si deve iniziare un energico trattamento rianimativo, badando a restaurare l’equilibrio idroelettrolitico. Nel caso di insufficienza renale è necessario intraprendere la dialisi peritoneale o l’emodialisi.

Fonte: Vadecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding

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