Osteoporosi: quale dieta seguire?

L’osteoporosi colpisce principalmente le donne nel periodo successivo alla menopausa ed è caratterizzato dalla fragilità del tessuto osseo, con alto rischio di fratture.

L’osteoporosi è la conseguenza di un processo fisiologico rappresentato da “rimodellamento osseo”, che riguarda sia la componente corticale, che trabecolare dell’osso. Durante la crescita le ossa aumentano di dimensioni, raggiungendo l’apice durante la pubertà. Ci sono, però, anche altri fattori, come l’attività fisica, l’alimentazione, il fumo e il consumo dell’alcol, che condizionano la densità ossea. Vanno aggiunti anche l’amenorrea, la menopausa precoce e le patologie invalidanti. Uno stile di vita adeguato appare fondamentale per garantire un buon apporto di calcio e vitamina D, ma anche un corretto equilibrio ormonale. L’apporto di calcio è fondamentale sin dai primi anni di vita, specialmente durante l’adolescenza.

Consigli dietetici

I pazienti con osteoporosi devono seguire una dieta bilanciata. Il latte e i suoi derivati sono molto importanti per le ossa, così come il TOFU. I vegetali rappresentano una quota dell’assunzione di calcio, in particolar modo le verdure a foglia verde. Per quanto riguarda i cereali, il contenuto di calcio dipende dei processi di macinazione e raffinazione a cui sono sottoposti. Carne e pesce rappresentano, invece, una quota minore dell’assunzione di calcio giornaliera. L’acqua può rappresentare una discreta fonte di calcio, considerando il suo consumo medio giornaliero.

Per favorire una ottimale mineralizzazione ossea è necessaria la presenza di vitamina D, che viene assicurata soprattutto dal sole. Solo pochi alimenti , tutti di origine animale, contengono quantità significative di vitamina D.

Fonte: Manuale di dietetica e nutrizione clinica di Franco Contaldo e collaboratori

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