Principali tipi di avvelenamento: alcoolici

In caso di avvelenamento con l’etanolo, l’effetto centrale è strettamente dose-dipendente, con progressione delle strutture cerebrali più specializzate. Il metanolo, invece, esercita una minore depressione sul sistema nervoso centrale, ma danneggia l’occhio.

Per quanto riguarda l’etanolo, inizialmente esso determina una variazione di umore, caratterizzando una sensazione di testa vuota, eccitazione ed esaltazione. Il quadro evolve con l’ottundimento del sensorio, il rallentamento dei tempi di reazione ed evidente incoordinazione. Nello stadio più avanzato si avrà flaccidità muscolare, depressione dei riflessi tendinei, stupore, coma e depressione respiratoria.

L’intossicazione da metanolo, invece, è diversa, in quanto il torpore e lo stupore si manifestano 12-36 ore più tardi, quando vomito, dolori addominali e atassia assalgono il paziente.

Diagnosi e trattamento

L’anamnesi può essere poco affidabile. Il test del respiro può essere utile come screening primario per stabilire se si tratta di introito di alcol. L’analisi del sangue è semplice ed affidabile e attraverso esso si può misurare il tasso alcolico.

Per l’intossicazione da etanolo la base del trattamento è la terapia intensiva di supporto, compresa la lavanda gastrica. Per l’avvelenamento da metanolo, quest’ultima va fatta entro 4 ore dall’ingestione e l’acidosi deve essere trattata con la somministrazione di bicarbonato di sodio endovena.

Fonte: Vadecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding

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