Tranquillanti come metodo di avvelenamento

I farmaci di questo tipo vengono divisi in 2 gruppi principali: tranquillanti minori e tranquillanti maggiori.

Tranquillanti minori

Questgi farmaci sono sicuramente meno pericolosi dei barbiturici, dei quali hanno preso il posto. Ovviamente è possibile che presi insieme ad altri farmaci ci sia un effetto di potenziamento. L’atassia, la perdita di coscienza e la depressione respiratoria in genere rispondono ad un trattamento sintomatico, mentre se l’ingestione è avvenuta poche ore prima può essere utile lo svuotamento gastrico.

Tranquillanti maggiori

Essi presentano maggiori effetti rispetto ai tranquillanti minori e sono in grado di provocare varie turbe nelle funzioni dell’organismo. La presenza di questi farmaci nelle urine può essere accertata con una reazione colorimetrica. La diagnosi viene dedotta dall’anamnesi, vista insieme al complesso dei sintomi. Oltre al trattamento abituale può essere necessario placare i sintomi con benzotropina. la diuresi forzata, l’emodialisi e l’emoperfusione non sono in grado di favorire l’eliminazione di questi farmaci dall’organismo.

Fonte: Vadecum di terapia degli avvelenamenti di Roy Goulding

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