Allergia al Nichel: gli intolleranti in Italia sono il 32%

Il nichel è un metallo pesante presente in molti oggetti di uso quotidiano. Lo si può trovare infatti nei gioielli (soprattutto orecchini ed orologi) nelle cerniere lampo, nei bottoni dei jeans ma anche in braccialetti, chiavi, monete e molti altri oggetti. Solitamente il nichel è innocuo per gran parte della popolazione, ma ci sono individui però che hanno sviluppato una certa intolleranza a questo metallo, che provoca loro problemi alla pelle. L’allergia al nichel infatti è la causa più comune di dermatite allergica da contatto, ovvero una patologia che genera lesioni cutanee simili a quelle dell’eczema: bolle, prurito, vescicole e rossore.

Le statistiche

Secondo le più recenti rilevazioni, il numero degli individui che hanno sviluppato una forma di allergia a questo metallo è aumentato sensibilmente. In Europa infatti circa il 20% della popolazione è allergica al nichel, in Italia il numero cresce addirittura fino a raggiungere il 32,1% con una maggioranza a favore delle donne ( il rapporto con gli uomini è di 3 a 1 ). Nonostante si tratti di un’intolleranza che si presenta più frequentemente nella terza età, anche i bambini ed i neonati non sono esclusi da questo fenomeno, e rappresentano circa il 16% della popolazione di intolleranti.

I sintomi

L’allergia al nichel si manifesta, come specificato, con un eczema locale che interessa essenzialmente la porzione di cute che entra a contatto diretto con il metallo, ad esempio i lobi delle orecchie nel caso degli orecchini, il polso per gli orologi, il collo per le collane e la zona sottostante l’ombelico, che spesso entra a contatto con i bottoni dei jeans. Possono presentare sintomi anche il volto ed il cuoio capelluto. In questo caso i possibili “colpevoli” sono rappresentati da cellulari, occhiali, piercing e persino ferma capelli.

Il nichel è però presente anche in natura, precisamente nel suolo e nell’acqua, venendo quindi assorbito dagli esseri viventi che a loro volta finiscono, il più delle volte, sulle nostre tavole. Il nichel quindi è presente in molti degli alimenti che entrano a far parte della nostra dieta, in special modo per i prodotti ortofrutticoli, in cui i livelli di nichel sono circa 4 volte superiori a quelli presenti in prodotti di origine animale (carne, latte,  uova…).

Il test

Come accade per qualsiasi forma di allergia o intolleranza, risulta fondamentale scoprirne le cause il prima possibile ricorrendo all’aiuto di test ed esami. Nel caso del nichel si tratta di un test assolutamente non invasivo. Riguarda principalmente l’applicazione di alcuni cerotti con gli allergeni sulla pelle del dorso. Dato che le allergie da contatto non presentano sintomi immediati, i cerotti vengono tenuti per circa 2 giorni e la lettura da parte dello specialista può avvenire anche 3-4 giorni dopo l’applicazione.

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