Basta alibi per escludere libri e cultura dalla vita quotidiana

Viaggiando in treno, invece di dedicarci compulsivamente solo al cellulare, si può fare anche altro, così come avveniva nell’era ante-telefonino. Addirittura scrivere un romanzo (il primo!) e vederselo pubblicare da una casa editrice importante come Mondadori. Ce lo insegna Ludovico Paganelli, 40 anni da compiere tra qualche giorno, un lavoro da dirigente in banca e molti hobby, oltre che pendolare per amore tra Milano e Santa Margherita Ligure per più anni: occasione che ha sfruttato al meglio per dar vita ad un intrigante giallo ambientato nel capoluogo lombardo dei giorni nostri, volume appena uscito nelle librerie di tutta Italia.

La trama de “Il seme della violenza”

Per quasi tredici anni Margot Blanchard, giovane e affascinante commissario di Polizia in piazza San Sepolcro a Milano, è riuscita a governare con successo le ombre che minacciano di oscurare una felicità conquistata a fatica, coronata dal sogno di arrivare ai vertici delle Forze dell’Ordine e da un matrimonio felice che le ha regalato una splendida bimba, Isabelle. Ma anche per lei il tempo di regolare i conti col passato sembra essere giunto inesorabile. È la Vigilia di Natale nell’anno di Expo e in piazza degli Affari viene pugnalato a morte un uomo. Quella notte le strade attorno al centro storico sono deserte e non ci sono testimoni. Sul caso è chiamata a investigare proprio lei.

Coadiuvata nell’indagine dall’ispettore Colasanti e dall’agente Mantovani, Margot scopre che la vittima è un certo Mario Pittaluga, consulente finanziario presso l’agenzia di un noto istituto di credito. Parte l’inchiesta e fin da subito si scopre che Pittaluga arrotondava lo stipendio grazie a una spregiudicata attività speculativa in Borsa.

Margot indirizza l’indagine sulla pista del movente patrimoniale, ma le bastano pochi giorni per rendersi conto che l’attività parallela della vittima non è altro che la punta di un iceberg che nasconde delle verità ben più drammatiche. E sono appunto tali verità a travolgere Margot con furia devastante, costringendola a lottare contro i demoni di un passato ormai lontano dal quale però non può più sfuggire. Perché i terribili fatti che gravitano intorno all’omicidio rischiano di abbattere in un attimo quella stabilità psicologica e familiare per cui Margot ha lottato duramente, e di portare alla luce inconfessabili segreti che le hanno segnato la vita.

Riprendiamo a leggere!

Ciò che l’esperienza di questo giovane autore dovrebbe insegnare a tutti noi, nessuno escluso, è che un viaggio in treno, in pullman o in autobus che sia non consiste solo nel mandare chat, consultare le previsioni meteo, aggiornare i vari social…. Si può invece guardare il panorama dal finestrino, ascoltare in cuffia buona musica, e soprattutto dedicarci alla lettura di tutti quei libri che diciamo di non aver mai tempo neppure di sfogliare. Perché non iniziare proprio da questo avvincente thriller d’esordio di Paganelli? Sarà senz’altro un modo piacevole e intelligente per riavvicinarci alla lettura.

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