Tumore della vescica

Il tumore della vescica è una delle neoplasie più diffuse in età adulta nei Paesi occidentali, soprattutto nel sesso maschile.

Nella maggior parte dei casi, si sviluppa a partire dalle cellule che rivestono le pareti interne della vescica (urotelio): in questo caso, si parla di carcinoma uroteliale.
Altre possibili forme, meno frequenti, di tumore della vescica sono il carcinoma a cellule squamose e l’adenocarcinoma (che si sviluppa a partire dalla componente ghiandolare della vescica).

Diagnosticato e trattato in fase precoce, il tumore della vescica può essere eliminato in modo efficace, ma dopo le terapie è necessario continuare a effettuare controlli periodici perché si tratta di una neoplasia che tende a ripresentarsi a distanza di tempo.

Cause

Come per tutti i tumori, l’origine dell’adenocarcinoma prostatico risiede in una serie di mutazioni genetiche che permettono a un gruppo di cellule di acquisire nuove caratteristiche e iniziare a moltiplicarsi in modo indiscriminato, sfuggendo ai controlli di norma previsti per consentire che il rinnovamento e la riparazione dei tessuti avvengano secondo tempistiche e criteri ben definiti.

Nel caso del tumore della vescica, non si conoscono con precisione i meccanismi all’origine di queste mutazioni e della conseguente trasformazione in senso neoplastico delle cellule uroteliali o di altre porzioni della vescica, tuttavia sono stati riconosciuti alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilità di svilupparlo.

In particolare: il fumo, l’esposizione a sostanze chimiche tossiche (generalmente, in ambito professionale), l’esposizione a radiazioni ionizzanti (per esempio, a causa di radioterapia dell’area pelvica), l’irritazione/infiammazione cronica della vescica e alcune infezioni urinarie da parte di parassiti tropicali.

Sintomi

I sintomi e segni tipici del tumore della vescica comprendono la comparsa di sangue nelle urine (ematuria), il dolore mentre si urina e, più costantemente, nella zona pelvica.

In alcuni casi, la quantità di sangue nelle urine è così modesta da non comportare significative alterazioni del loro aspetto visibili a occhio nudo (in particolare, viraggio verso un colore rosso chiaro o brunastro), ma può essere individuato con un semplice esame delle urine.

A volte, il tumore della vescica può causare altri sintomi, come mal di schiena e necessità di urinare frequentemente, a causa del coinvolgimento/compressione di altre strutture.

Diagnosi

A fronte del riscontro di ematuria macro o microscopica e dopo aver valutato il quadro clinico generale del paziente, la storia professionale e l’anamnesi familiare, l’iter diagnostico del tumore della vescica prevede l’esecuzione di una cistoscopia (con endoscopio inserito attraverso l’uretra per valutare le pareti interne della vescica), generalmente associata a biopsia delle eventuali formazioni anomale rilevate e seguita da analisi citologica. L’analisi citologica può essere effettuata anche su un campione di urine.

A seguire, vengono eseguite indagini di imaging, come l’ecografia dell’area pelvica, delle vie urinarie e dei reni e/o l’urogramma, quest’ultimo generalmente eseguito dopo somministrazione di un mezzo di contrasto per via venosa, al fine di aumentare il numero di informazioni ottenibili dall’esame e la loro precisione.

Stabilita la presenza del tumore, diventa necessario procedere a ulteriori valutazioni per determinare lo stadio evolutivo e il grado di diffusione della malattia. Per farlo, si possono sfruttare la TAC e/o la risonanza magnetica (RM), nonché eseguire una scansione ossea e una radiografia del torace (per evidenziare, rispettivamente, eventuali metastasi ossee o polmonari).

Tra gli stili di vita

Il trattamento del tumore della vescica viene definito nel singolo paziente su base personalizzata, tenendo conto, oltre che delle dimensioni e dell’aggressività del tumore (velocità di crescita e tendenza a dare metastasi), anche dell’età e dello stato di salute generale del paziente.

Le strategie terapeutiche attualmente usate contro il tumore della vescica comprendono:

  • diversi approcci chirurgici più o meno demolitivi finalizzati alla rimozione completa del tumore (può essere necessaria l’asportazione completa della vescica);
  • chemioterapia intra-vescicale per trattare tumori localizzati nello strato interno superficiale (urotelio), ma caratterizzati da aggressività e potenziale metastatico elevati;
  • chirurgia ricostruttiva per creare un canale alternativo di uscita per l’urina dopo l’eventuale rimozione della vescica malata;
  • diversi regimi di chemioterapia sistemica per trattare le forme avanzate/metastatiche dopo rimozione radicale della vescica o come unica terapia per le forme non operabili;
  • radioterapia per contrastare tumori della vescica non operabili;
  • immunoterapia con nuovi farmaci biologici.
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