Artrosi

L’artrosi, detta anche osteoartrosi, è una condizione cronica degenerativa associata all’invecchiamento, che coinvolge primariamente le cartilagini e le superfici ossee articolari.

La malattia può interessare tutte le articolazioni del corpo, ma in genere a esserne maggiormente danneggiate sono quelle sottoposte a stress meccanico più intenso, a causa del peso corporeo o del mantenimento di posture scorrette (colonna vertebrale, anca, ginocchio, piede) oppure dell’esecuzione di movimenti ripetitivi nella vita quotidiana, durante l’attività sportiva o professionale (mano, polso, gomito, spalla, ecc.).

L’artrosi è estremamente diffusa nella popolazione adulta di tutto il mondo, anche se mediamente comporta disturbi e sintomi significativi soltanto nella metà delle persone che presentano le alterazioni articolari caratteristiche, evidenziabili con la radiografia.
Il processo degenerativo inizia a instaurarsi a partire dai 35-40 anni, sia tra gli uomini sia tra le donne, diventando via via più significativo nei decenni successivi. 

Cause

L’artrosi si sviluppa gradualmente, nell’arco di molti anni, a causa di una lenta e progressiva disidratazione e perdita di elasticità delle cartilagini che separano le superfici articolari e che di norma attutiscono l’attrito e le sollecitazioni durante i movimenti.

Il deterioramento delle cartilagini aumenta lo stress meccanico sulle superfici ossee, che iniziano a usurarsi assumendo un profilo irregolare.
A causa di queste alterazioni, man mano che la malattia avanza, i movimenti delle articolazioni diventano sempre meno “fluidi” e aumenta la probabilità che i tessuti e le strutture di sostegno (in particolare, capsule, muscoli e legamenti) vadano incontro a irritazione e infiammazione, determinando l’insorgenza di attacchi acuti di artrosi.

Inoltre, quando la malattia è già abbastanza avanzata, nel tentativo di auto-ripararsi, le superfici ossee articolari possono produrre “osteofiti”, ossia piccole protuberanze ossee anomale che ostacolano ulteriormente lo scorrimento reciproco delle superfici articolari durante i movimenti, facilitando l’infiammazione locale e, in alcune sedi, anche lo sviluppo di contratture muscolari.

Quando l’artrosi in fase avanzata interessa la colonna vertebrale, principalmente a livello lombare e cervicale, possono instaurarsi alterazioni ulteriori, come lo sviluppo di un’ernia (corrispondente alla fuoriuscita di una porzione del disco cartilagineo intervertebrale dalla sua posizione naturale) o l’irritazione/danneggiamento delle strutture nervose ospitate nel canale vertebrale (midollo spinale) o che fuoriescono dai fori laterali delle vertebre (in particolare, nervi encefalici e nervo sciatico).

Allo sviluppo dell’artrosi possono contribuire diversi fattori esterni e interni all’organismo.
Tra i principali ci sono la predisposizione genetica, l’appartenenza al sesso femminile, il sovrappeso, il fatto di soffrire di diabete o artrite reumatoide, i traumi articolari subiti nel corso della vita (soprattutto se non curati adeguatamente), la presenza di anomalie osteoarticolari o di asimmetrie anatomiche, l’attività fisica/lavorativa intensa e/o praticata in ambienti freddi o umidi, la sedentarietà.  

Sintomi

La presenza di artrosi non provoca necessariamente sintomi.
Disturbi come dolore, bruciore, calore e gonfiore a livello dell’articolazione o del gruppo di articolazioni interessate compaiono in occasione di attacchi acuti e sono legati a fenomeni infiammatori estemporanei indotti dalle cause più diverse.
Durante gli attacchi acuti di artrosi sono spesso presenti anche difficoltà di movimento, dovute sia all’infiammazione dei tessuti articolari sia alla contrattura più o meno marcata dei muscoli che sostengono l’articolazione, che si instaura per reazione o a causa delle stesse sollecitazioni sfavorevoli (posture scorrette, movimenti ripetuti) che hanno scatenato l’infiammazione articolare.  

Diagnosi

La diagnosi di artrosi si basa essenzialmente sul riscontro dei sintomi caratteristici e sull’evidenza di una ridotta mobilità articolare, non legata esclusivamente a cause muscolari.

Per la conferma diagnostica e per precisare il grado di artrosi presente e le caratteristiche delle alterazioni delle superfici ossee viene di norma effettuata una radiografia.
In presenza di disturbi indicativi dell’interessamento di un nervo o del midollo spinale (in caso di artrosi della colonna vertebrale), come alterazioni della sensibilità, della forza e del movimento a livello di braccia e/o gambe, può essere prescritta una TAC per valutare in modo più preciso il danno articolare e/o una risonanza magnetica.

Queste valutazioni sono utilizzate anche per pianificare l’intervento chirurgico, nelle forme di artrosi severa, con sintomi non controllati dalla terapia farmacologica e/o invalidanti.

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