Per tendinite si intende l’infiammazione di un tendine. Può verificarsi in un tendine qualsiasi, ma è più comune a spalle, gomiti, polsi, ginocchia e talloni.
Alcuni nomi comuni per diverse problematiche tendinee sono: il gomito del tennista, il gomito del golfista, la spalla del nuotatore, il ginocchio di saltatore e fanno riferimento alle attività che spesso producono sollecitazioni e infiammazione a certi tendini.
Cause
Sebbene la tendinite possa essere causata da una lesione improvvisa, è molto più probabile che la condizione derivi dalla ripetizione di un particolare movimento nel tempo. La maggior parte delle persone sviluppa tendiniti perché il loro lavoro o passatempo comportano movimenti ripetitivi, che mettono sotto stress i tendini.
L’utilizzo della tecnica corretta è particolarmente importante quando si eseguono movimenti sportivi ripetitivi o attività lavorative. La tecnica impropria può sovraccaricare il tendine – cosa che può verificarsi, ad esempio, nel caso del gomito del tennista – e portare a tendinite.
I fattori di rischio per lo sviluppo di una tendinite sono legati principalmente all’età e al tipo di attività fisica durante la quale si determina questa condizione.
Infatti, man mano che le persone invecchiano, i tendini diventano meno flessibili, il che li rende più esposti a tendiniti.
Riguardo al tipo di attività fisica, la tendinite è più comune nelle persone il cui lavoro comporta: movimenti ripetitivi, posizioni scomode, continue vibrazioni, sforzi elevati, certe attività sportive.
Senza un trattamento adeguato, la tendinite può aumentare il rischio di sperimentare la rottura del tendine – una condizione molto più grave che può richiedere un intervento chirurgico.
Se l’irritazione del tendine persiste per diverse settimane o mesi, si può sviluppare una condizione nota come tendinosi, che comporta cambiamenti degenerativi del tendine, insieme alla crescita anomala di nuovi vasi sanguigni.
Per ridurre la possibilità di sviluppare tendiniti, è dunque opportuno: evitare le attività che determinano eccessivo stress ai tendini; fermarsi immediatamente all’insorgere di dolore durante un esercizio; prestare attenzione a eseguire movimenti tecnicamente corretti; dedicare sempre un certo tempo allo stretching, prima e dopo l’esercizio fisico; assicurarsi che la propria posizione di lavoro sia ergonomicamente adeguata.
Sintomi
I principali segni e sintomi di tendinite sono: dolore, spesso descritto come sordo e che si intensifica soprattutto quando si sposta l’arto o l’articolazione colpita; gonfiore.
Diagnosi
Di solito, il medico è in grado di diagnosticare la tendinite con il solo esame fisico, ma in certi casi può disporre radiografie o altri test di imaging per escludere altre condizioni che potrebbero causare i segni e i sintomi manifestati dal paziente.
Trattamento
L’obiettivo del trattamento della tendinite è di alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Spesso l’autotrattamento, con ghiaccio e farmaci da banco, può essere sufficiente.
Per curare le tendiniti a casa, RICE (rest, ice, compression, elevation) è l’acronimo da ricordare: riposo, applicazione di ghiaccio, compressione con bendaggio elastico e sollevamento dell’arto, se la tendinite colpisce la gamba.
In base alla gravità della tendinite, il medico potrà raccomandare il ricorso a una terapia farmacologica, alla fisioterapia o ad altre procedure.
I farmaci utilizzati in caso di tendinite sono: antidolorifici, come aspirina, naproxen sodico o ibuprofene; antinfiammatori, in genere applicati con creme a livello topico; corticosteroidi, iniettati intorno al tendine.
Il trattamento con PRP (plasma ricco di piastrine) comporta il prelievo di un campione di sangue e una sua centrifugazione per separare le piastrine e altri fattori di guarigione; la soluzione viene quindi iniettata nell’area irritata.
Un programma di esercizi fisioterapici specifici, progettato per allungare e rafforzare l’unità muscolo-tendinea interessata, può fornire benefici. Ad esempio, l’allenamento eccentrico – un tipo di attività in cui viene aumentata la tensione muscolare in fase di allungamento – ha dimostrato di essere un trattamento efficace per molte condizioni croniche dei tendini ed è ora considerato un trattamento di prima linea.
Quando la terapia fisica non ha risolto i sintomi, il medico potrebbe suggerire: dry needling, una procedura minimamente invasiva che utilizza una piccola incisione per inserire un dispositivo speciale che rimuove il tessuto cicatriziale del tendine con onde sonore ultrasoniche; chirurgia, che può rendersi necessaria soprattutto se il tendine si è strappato dall’osso.