Faringite

La faringe è il canale muscolo-membranoso del cavo orale che si connette con la cavità nasale, l’esofago, la laringe e l’orecchio medio.

La faringite è l’infiammazione della faringe e viene spesso definita semplicemente “mal di gola”.

Il mal di gola indotto da faringite è uno dei motivi più comuni per le visite mediche ed è anche uno tra le più frequenti cause per cui le persone rimangono a casa dal lavoro. Un maggior numero di casi di faringite si verifica durante i mesi più freddi dell’anno.

Per trattare correttamente un mal di gola, è importante identificare la sua causa. La faringite può essere causata da infezioni batteriche o virali.

Le forme che non si risolvono mediante terapia nell’arco di breve tempo generalmente evolvono nella forma cronica.

Sintomi

Il periodo di incubazione varia in genere dai due ai cinque giorni.

I sintomi che accompagnano la faringite variano a seconda della causa.
Ad esempio, il raffreddore comune dura in genere meno di dieci giorni; oltre a gola secca o irritata, può accompagnarsi a: starnuti, naso che cola, mal di testa, tosse, fatica, dolori muscolari, brividi, febbre.

Se la faringite è dovuta a mononucleosi, oltre al mal di gola, si presentano tipicamente: linfonodi ingrossati, forte affaticamento, febbre, dolori muscolari, malessere generale, perdita di appetito, eruzioni cutanee.

Cause

I virus sono la causa più comune di mal di gola. I più comunemente coinvolti, sono quelli responsabili di infezioni virali come il raffreddore, l’influenza o la mononucleosi. Anche varicella e morbillo possono determinare faringite. Le infezioni virali non rispondono agli antibiotici e il loro trattamento è necessario solo per alleviare i sintomi.

Meno comunemente, la faringite è causata da un’infezione batterica, che invece richiede la somministrazione di antibiotici.
L’infezione batterica più comune della gola è detta faringite streptococcica ed è causata dallo Streptococcus pyogenes di gruppo A beta-emolitico, ma anche altri batteri, come streptococchi non di gruppo A e il Fusobacterium possono causare faringite.

Il contatto con persone affette da raffreddore e influenza può aumentare il rischio di faringite. Ciò è particolarmente vero per le persone che operano nel settore sanitario.

Anche l’esposizione al fumo passivo può aumentare il rischio.

La cronicizzazione della faringite può essere causata dal passaggio di secrezioni mucose nel naso, dall’ostruzione respiratoria nasale, dall’infiammazione delle tonsille o delle adenoidi, dall’abuso di alcool e di fumo o dalla abituale permanenza in ambienti con clima secco ed eccessivamente caldo.

Diagnosi

In presenza dei sintomi caratteristici della faringite, in primo luogo il medico esamina la gola, controllando eventuali chiazze, gonfiori e arrossamenti bianchi o grigi; può poi controllare orecchie e naso e verificare la presenza di linfonodi ingrossati nel collo.

Per determinare l’agente causale della faringite, può essere disposto un tampone faringeo, esame rapido e indolore che comporta l’introduzione, all’interno della bocca spalancata, di un bastoncino rivestito di cotone.
Entro pochi minuti, il test indica l’eventuale positività per lo streptococco. In alcuni casi, il tampone viene inviato a un laboratorio per ulteriori test e i risultati non sono disponibili per almeno 24 ore.

Se il medico sospetta un’altra causa della faringite, può prescrivere un esame del sangue. Questo test può determinare la mononucleosi o altri tipi di infezione.

Trattamento

Se la faringite è causata da un virus come quello del raffreddore, alcuni semplici rimedi casalinghi possono aiutare ad alleviare i sintomi. È utile bere molti liquidi per prevenire la disidratazione, fare gargarismi con acqua salata tiepida, usare un umidificatore, riposare.

Per alleviare il dolore e la febbre, si può prendere in considerazione l’assunzione di farmaci da banco come il paracetamolo o l’ibuprofene.

In alcuni casi, è opportuno un trattamento medico.
Questo è particolarmente vero se la faringite è causata da un’infezione batterica: in questi casi, il medico prescriverà antibiotici. Amoxicillina e penicillina sono i trattamenti più comunemente prescritti per lo streptococco.
È importante che si completi il ciclo di assunzione degli antibiotici prescritti dal medico per evitare che l’infezione ritorni o peggiori. È fondamentale che non vengano assunti antibiotici se l’infezione è di origine virale.
L’uso eccessivo e improprio degli antibiotici è la causa principale dell’antibiotico-resistenza, fenomeno gravissimo e in forte crescita in cui i batteri diventano resistenti all’attività di uno o più farmaci antimicrobici.

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