Tracheite

La trachea è un organo dell’apparato respiratorio, fa parte delle vie aeree inferiori ed è situata tra la laringe e i bronchi.

È un viscere cavo tubulare la cui funzione primaria è di trasferire l’aria dall’esterno verso i polmoni.  Si definisce tracheite una qualsiasi infiammazione della trachea; può essere dovuta a un’infezione batterica oppure può manifestarsi in presenza di allergeni come pollini, polveri e acari.

I bambini sono più a rischio di essere colpiti da tracheite, probabilmente a causa delle ridotte dimensioni delle loro trachee.

Sintomi

I sintomi più comuni sono: la gola arrossata, un senso di oppressione e bruciore al torace e dietro allo sterno, difficoltà respiratoria, tosse persistente, dolore, presenza di muco (il cui colore e aspetto dipendono dalla causa che sta alla base della tracheite), febbre, mal di testa.

Quando la tracheite è di origine infettiva, la tosse, il gocciolamento nasale e la febbre sono sintomi che in genere si accompagnano alle prime fasi dello stato infiammatorio, mentre il dolore e le difficoltà respiratorie tendono a comparire dopo alcuni giorni.

Cause

La causa più frequente di tracheite è un’infezione, che può essere di natura batterica o virale.

Nel primo caso, il più probabile tra i batteri implicati è lo Staphylococcus aureus che, pur essendo normalmente presente nella maggioranza degli adulti, è spesso responsabile di infezioni suppurative acute che possono essere dislocate in diversi distretti dell’organismo; oltre all’apparato respiratorio, anche pelle, apparato scheletrico, apparato urinario o sistema nervoso centrale.

La tracheite può dunque essere primaria, se l’agente infettivo si sviluppa a partire dalla trachea, oppure secondaria, quando l’infezione si sviluppa in un altro organo e si estende alla trachea successivamente.
La tracheite può anche essere dovuta a MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) un ceppo di Staphylococcus aureus che si è evoluto sviluppando una resistenza a molti tipi di antibiotici; tale resistenza non comporta un aumento intrinseco della virulenza ma rende l’infezione più difficile da trattare con gli antibiotici di uso comune e quindi più pericolosa.
Un altro batterio che può essere coinvolto è lo Streptococcus pneumoniae, l’agente responsabile della polmonite.

Quando la tracheite è di origine virale, può essere dovuta ai virus responsabili del raffreddore o dell’influenza: in questo caso si ha generalmente a che fare con una tracheite secondaria.

Meno spesso la tracheite si sviluppa in seguito a cause diverse da batteri e virus. Può essere dovuta al contatto con allergeni da parte di soggetti allergici, all’irritazione determinata dal fumo di sigaretta, dall’aria inquinata o, in rari casi, dall’ingestione involontaria di oggetti che si fermano nella trachea e la infiammano.

Diagnosi

Il primo passo dell’iter diagnostico è l’esame fisico, con l’accertamento dei sintomi e la valutazione della respirazione, che può da solo portare alla formulazione della diagnosi.
Altre volte, dopo l’esame fisico, il medico necessita di prescrivere esami più specifici. Uno tra questi è l’ossimetria, test che permette di rilevare la percentuale di saturazione dell’ossigeno nel sangue: se è bassa, è indice di difficoltà respiratoria.

Una cultura rinofaringea, effettuata a partire dai campioni di tessuto prelevati nella parte più alta della gola, permette di verificare se e quali batteri sono presenti. La cultura tracheale si effettua su un campione di secrezioni dalla trachea.

Una radiografia delle vie aeree può servire a determinare la presenza di infiammazione, gonfiore o infezione.

L’endoscopia, che è una procedura non chirurgica, consente al medico di visualizzare la gola utilizzando un tubo sottile con una fotocamera.

Trattamento

La tracheite più frequente, di origine batterica, viene trattata con antibiotici, specificamente scelti in funzione dal batterio individuato in fase diagnostica.
Se la tracheite è determinata da un virus, gli antibiotici non hanno ovviamente nessun effetto e il trattamento in genere si limita a una terapia di supporto, con antipiretici per combattere la febbre, antidolorifici o sciroppi mucolitici.
In entrambi i casi, sono utili riposo e abbondante apporto di liquidi per contrastare la disidratazione.

Se la tracheite è di origine allergica, occorre innanzitutto individuare l’allergene che ne è responsabile e che va rimosso dall’ambiente in cui vive il paziente, Antistaminici e cortisonici migliorano i sintomi, mentre a lungo termine può essere indicata una terapia desensibilizzante.

In certi casi di particolare gravità, qualunque sia la causa scatenante, la tracheite richiede l’ospedalizzazione per fornire al paziente un adeguato supporto respiratorio.

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