Sindrome da stanchezza cronica (CFS)

La sindrome da stanchezza o affaticamento cronico (CFS), oggi denominata anche associando l’acronimo ME/CFS (encefalomielite mialgica/sindrome da stanchezza cronica) è una patologia piuttosto complessa che si manifesta con una condizione di intensa stanchezza che può permanere per molti mesi, pur non essendo essa una patologia ascrivibile ad una situazione clinica principale.

Il disturbo condiziona tutte le attività del paziente e non si attenua con un adeguato riposo.

Cause

Anche se sono molte le ipotesi relative alle possibili cause di questa malattia, come ad esempio cause imputabili all’azione di virus o a situazioni di stress, in realtà non sembra essere nota una causa specifica della sindrome da stanchezza cronica (anche associata al termine di “encefalomielite mialgica”).
Non essendo nemmeno disponibile un test diagnostico in grado di comprovare la causa della malattia, l’orientamento principale ritiene che la causa possa essere rappresentata da più fattori concomitanti.
Anche il trattamento di questa patologia punta più che altro ad attenuarne o annullarne i sintomi.

Alcuni pazienti possono risultare predisposti al disturbo, che potrebbe essere ascritto ad una serie di fattori:

  • un’infezione virale, come ad esempio ad opera del virus Epstein-Barr, o del virus dell’Herpes umano, in cui le persone colpite possono lamentare una condizione di stanchezza cronica che si manifesterebbe dopo l’infezione.
  • Possibili danni del sistema immunitario, che essendo indebolito, potrebbe essere responsabile della stanchezza cronica.
  • Effetti non ancora conosciuti, dovuti all’azione di ormoni pituitari, ipotalamici o surrenali in una situazione di alterato equilibrio ormonale.
  • Possibili traumi fisici o mentali che starebbero all’origine del disturbo, come ad esempio interventi chirurgici, cadute o incidenti o anche accadimenti con particolari stress emotivi.

Sintomi

I sintomi della sindrome da stanchezza cronica risultano essere soggettivi e legati ai diversi stili di vita delle persone:

  • stanchezza estrema.
  • Problemi nel concentrarsi e difficoltà della memoria.
  • Disturbi del sonno, difficoltà a trovare la condizione migliore per il riposo e il non sentirsi ristorati.
  • Mal di testa.
  • Dolori muscolari o delle articolazioni.
  • Giramenti di testa e vertigini nell’alzarsi dal letto.
  • Linfonodi ascellari e del collo ingrossati.
  • Condizione di intensa stanchezza dopo esercizio fisico o mentale.

Diagnosi

La diagnosi in questi casi è più che altro differenziale, in quanto tende più ad escludere alcune patologie potenzialmente responsabili del disturbo più che a individuare una causa specifica.
I sintomi possono essere gli stessi di altre patologie, e non è disponibile un test diagnostico specifico per confermare la malattia.

L’anamnesi e la raccolta dei dati riferiti dal paziente sono le sole risorse utili alla diagnosi. Tra gli elementi riferiti dai pazienti vanno inclusi:

  • Disturbi del sonno, come l’insonnia, la sindrome delle gambe che non riposano, oppure problemi come le apnee ostruttive, che pure potrebbero essere responsabili di causare una notevole stanchezza.
  • Problemi clinici come il diabete, le disfunzioni tiroidee, l’anemia, che vanno esclusi allo scopo di circoscrivere le possibili cause.
  • Problemi mentali, come ansia, depressione, altre problematiche collegate all’umore.

Molte sono anche le somiglianze dei rispettivi quadri clinici tra sindrome di affaticamento cronico e fibromialgia, ma i criteri diagnostici devono tener conto di alcuni punti di base se la diagnosi riguarda la prima delle due patologie:

  • Il livello di affaticamento e spossatezza deve essere tale da pregiudicare l’espletamento di qualsiasi attività, come prima di ammalarsi.
  • Il riposo anche continuo non allevia il il sintomo della stanchezza estrema.
  • I sintomi aumentano in caso di intensa attività fisica o mentale.

Trattamento

Il trattamento è solitamente orientato all’attenuazione dei sintomi, soprattutto quelli che possono dar luogo a forme di disabilità del paziente.

Farmaci

Alcuni problemi associati alla sindrome da stanchezza cronica possono essere mitigati con la somministrazione di farmaci che risolvano altri sintomi, come ad esempio quelli depressivi, quelli legati ai disturbi del sonno, quelli di malattie come il diabete, l’ipertensione, le cardiopatie, le infiammazioni.

E’ consigliabile per i pazienti confrontarsi con il medico curante e anche con lo psicologo per meglio inquadrare il problema, monitorare i sintomi, praticare un minimo di esercizio fisico, una dieta adeguata, adottando uno stile di vita orientato alla soluzione del problema con atteggiamento positivo.

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