Si può prevenire il disturbo bipolare?


Si sa che il disturbo bipolare è un disturbo mentale che comporta brusche oscillazioni dell’umore da uno stato euforico alto fino alle improvvise cadute in depressione.
E’ un disturbo che può colpire in tutte le fasce di età, i sessi e le popolazioni.
La genetica può spiegare il perché alcune persone abbiano una tendenza al disturbo bipolare, avendo la ricerca osservato una incidenza del disturbo a livello generazionale.

Ma si può fare della prevenzione con il disturbo bipolare?

La prevenzione con questo disturbo non è paragonabile a quella che si richiede per altre patologie cliniche, come ad esempio le malattie metaboliche o quelle cardiovascolari, in quanto si tratta di un disturbo della mente che riguarda la sfera dell’umore, ma intervenire con tempismo ai primi segni della malattia mentale rappresenta un sicuro vantaggio rispetto alla condizione futura dell’ammalato, prevenendo cosi  il peggioramento del male.

A quanti è stato diagnosticato un disturbo bipolare, ed anche alle loro famiglie va consigliato di prestare attenzione anche ad alcuni sintomi minori, che possono essere anticipatori di episodi maniacali o di gravi crisi depressive.

Se ti è stato diagnosticato un disturbo bipolare, alcune strategie possono aiutare a prevenire che sintomi minori diventino episodi di mania o depressione in piena regola:

  • Alcuni segnali vanno tenuti in considerazione, come i sintomi della fase iniziale della malattia.
    E’importante per il paziente comprendere i meccanismi che possono dar luogo ad un sintomo che poi spiana la strada ad un’atteggiamento maniacale o ad una crisi depressiva.
  • Imparare a decifrare i segnali giusti prima di precipitare nel vortice di una crisi, condividendo con il proprio medico ed anche con i propri congiunti questo sistema preventivo.
  • Alcol e droghe non possono far sentire meglio ma solo peggiorare i sintomi favorendone il ritorno.
  • Il trattamento farmacologico deve essere assiduo e fedele alla prescrizione, senza sospensioni o modifiche. Ogni alterazione alla terapia potrebbe causare al paziente dei disturbi come quelli dell’astinenza o anche una aumentata sintomatologia della malattia.
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