Rianimazione cardiopolmonare – Il fabbisogno di ossigeno

In presenza di ossigeno, le cellule del nostro corpo ricevono l’energia dalla trasformazione chimica di sostanze nutritive. Quest’energia in parte viene utilizzata per il mantenimento ed il rinnovamento delle strutture cellulari. Dato che il nostro organismo non può rifornirsi di ossigeno tramite cellule specializzate o tramite un organo specifico, l’ossigeno deve essere continuamente immagazzinato e distribuito ai diversi distretti.

Questo processo è possibile grazie ad un corretto funzionamento dei centri nervosi. Se, però, viene meno una sola funzione diminuisce l’afflusso di ossigeno, danneggiando inizialmente la funzionalità dei singoli tessuti e compromettendo anche la sopravvivenza del paziente.

Anche gravi traumi, alte temperature e sostanze tossiche possono danneggiare i tessuti. La carenza di ossigeno per l’organismo è fatale, in quanto si assiste ad rapido deterioramento delle funzioni cerebrali, oltre che cardiache. Ciò provoca anche un peggioramento delle funzioni vitali, che può interessare anche gli organi che inizialmente non erano danneggiati.

Fonte: Handbook delle Emergenze da Shock

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