Contro l’osteoporosi scoperta l’efficacia della combinazione di due farmaci, ma il problema è il costo

Un nuovo approccio terapeutico migliora sostanzialmente la densità minerale ossea, a livelli superiori a quelli osservati finora, e apre la strada a un trattamento efficace per le persone che soffrono di osteoporosi e sono ad alto rischio di fratture da fragilità.

Lo dimostra uno studio pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology e condotto da un team della Harvard Medical School di Boston, combinando un farmaco che stimola la crescita del tessuto osseo (teriparatide), utilizzato ad alto dosaggio, e uno che ne inibisce il riassorbimento (denosumab): ne è risultato un notevole incremento della densità dell’osso dell’anca e della colonna vertebrale, con conseguente aumento della forza ossea.

Ci sono stati degli eventi avversi, come il dolore alle articolazioni, il senso di affaticamento e la nausea, che però, secondo gli autori, appaiono superati dai benefici assicurati dalla terapia.

Lo studio supporta le recenti linee guida della Endocrine Society che consigliano di stratificare i pazienti in base al rischio di frattura per determinare la terapia più appropriata. «Questi risultati indicano la possibilità di migliorare il trattamento per le persone con osteoporosi ad alto rischio di frattura e di personalizzarne l’approccio, oggi sostanzialmente uguale per tutti» ha affermato l’editorialista Sundeep Khosla, esperto della Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota.

A raffreddare le speranze di una applicazione generalizzata della nuova metodica sono però i costi, estremamente elevati.

Sulla base delle attuali stime dei prezzi dei farmaci, un regime di 15 mesi potrebbe arrivare a costare 76mila dollari (poco meno di 70mila euro) e, secondo Khosla, per i medici statunitensi risulta praticamente impossibile ottenere l’approvazione della compagnia assicurativa per la terapia combinata contro l’osteoporosi. In Italia, con un sistema sanitario completamente differente, l’onere andrebbe a carico del Servizio sanitario nazionale e, vista la crescente diffusione dell’osteoporosi, appare difficilmente sostenibile. Tuttavia, si sono già visti molti esempi in cui i prezzi di certi farmaci di marca sono rapidamente crollati nel tempo, con l’aumento della domanda oppure grazie alla scadenza dei brevetti, che apre la strada alla produzione e distribuzione dei molto più convenienti farmaci equivalenti.

Fonte: Tsai JN, Lee H, et al. Combination denosumab and high dose teriparatide for postmenopausal osteoporosis (DATA-HD): a randomised, controlled phase 4 trial. Lancet Diabetes Endocrinol. 2019 Aug 22.

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