Dimagrimento e diminuzione dell’ansia con i probiotici

Una ricerca italiana condotta da alcuni professori dell’Università di Tor Vergata, Sapienza e del Policlinico Gemelli di Roma i probiotici contribuiscono al dimagrimento e alla diminuzione dell’ansia.

Lo studio è stato incentrato sul microbiota intestinale, ossia l’insieme di microorganismi che abitano l’intestino umano. Sono stati effettuati diversi esperimenti sia su soggetti sani, che su persone affette da patologie degenerative, somministrando degli integratori contenenti 120 miliardi di probiotici composti da 8 ceppi batterici diversi. I probiotici sono microorganismi che quando somministrati in quantità adeguata apportano un beneficio alla salute dell’ospite. Tra i più noti c’è il Bacillus clausii, un batterio che vive nel terreno e che è alla base dell’Enterogermina, il famoso farmaco che ripristina la flora batterica intestinale e contrasta diarrea a dolori addominali.

“La terapia con probiotici scelti ad hoc ha portato effetti a chi è colpito da sovrappeso o sindrome metabolica: in assenza di dieta c’è stata una leggera modulazione della composizione corporea, con un calo di peso e una riduzione di tessuto adiposo. Il dato più interessante è stato nei soggetti ansiosi, con una riduzione dello stato d’ansia”, ha spiegato Laura Di Renzo, docente della sezione nutrizione clinica e nutrigenomica dell’Università di Tor Vergata.

L’obiettivo della ricerca era quella di dimostrare l’impatto positivo dei probiotici sul microbiota umano, insieme ai microorganismi che vivono dentro di noi. Il mix di batteri somministrato ai partecipanti ha fatto perdere peso a quelli in sovrappeso, riducendo anche l’ansia. Questa la scoperta più importante, in quanto

“L’innovazione di questo studio – sottolinea il direttore della scuola di specializzazione in scienze dell’alimentazione, professor Antonino De Lorenzo  – è che anziché la consueta ricerca ad inseguimento in questo caso abbiamo potuto portare avanti una ricerca ad iniziativa, scegliendo noi un processo da seguire che, ormai da due anni, stiamo approfondendo… Conosciamo solo il 10% degli effetti della flora batterica. Insieme al professor Antonio Gasbarrini del Policlinico Gemelli abbiamo costituito un network per affrontare questo grande tema della ricerca: dobbiamo infatti conoscerne il restante 90%”.

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