Bronchiti

Con il termine bronchite si intende un’infiammazione acuta della trachea e dei bronchi che generalmente insorge come conseguenza di un’infezione virale o, più raramente, batterica.

In persone complessivamente sane e con sistema immunitario reattivo, il decorso è favorevole e porta alla completa guarigione nell’arco di 1-3 settimane.

Episodi di infiammazione tracheobronchiale acuta in parsone già affette da una malattia respiratoria cronica, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o la fibrosi polmonare, non sono considerate “bronchiti”, ma riacutizzazioni della malattia di base e vanno gestite in modo specifico, in funzione del quadro clinico, su base personalizzata.

Cause

A causare le bronchiti sono principalmente virus respiratori come rinovirus, virus influenzali e parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale, coronavirus o metapneumovirus umano.
Altri microrganismi patogeni talvolta all’origine della bronchite acuta sono batteri come Mycoplasma pneumoniae, Bordetella pertussis e Chlamydia pneumoniae; tuttavia le forme primariamente batteriche sono meno del 5% dei casi totali. 

Sintomi

I sintomi principali delle bronchiti sono rappresentati da difficoltà respiratorie più o meno significative associate a tosse insistente, con possibile produzione di quantità variabili di muco, che può essere relativamente fluido o più denso, trasparente o giallognolo/verdastro (catarro) e talvolta contenere tracce di sangue.

Possono, inoltre, essere presenti dolore toracico (dovuto all’infiammazione bronchiale e alla tosse), affaticamento e malessere generale (conseguenti alle difficoltà respiratorie e all’eventuale febbricola).

La presenza di febbre elevata e altri sintomi è, invece, da riferire a influenza o polmonite. In genere, il quadro clinico generale migliora nell’arco di 5-7 giorni, mentre la tosse può perdurare per 2-3 settimane, attenuandosi progressivamente.

Diagnosi

La diagnosi di bronchite acuta si basa sul riscontro dei sintomi clinici caratteristici e sulla valutazione dei tempi e dei modi di insorgenza, tenuto conto dell’età e delle caratteristiche del paziente e del periodo dell’anno.

Qualora vi sia il sospetto che i sintomi respiratori possano essere riferiti ad altre patologie di base (per esempio, la polmonite o la tubercolosi), il medico può richiedere l’esecuzione di una radiografia del torace e di alcuni esami di laboratorio di approfondimento.
Se la tosse è secca, molto insistente e non mostra segni di miglioramento dopo 10-14 giorni, va considerata la possibilità che si tratti di pertosse (tenuto conto anche dell’epidemiologia e di eventuali viaggi) o di una manifestazione extra-intestinale della malattia da reflusso gastroesofageo.

Tra gli stili di vita

In persone complessivamente sane e con buone difese immunitarie, la bronchite tende a risolversi spontaneamente, senza l’esigenza di ricorrere a terapie farmacologiche.

Per contrastare sintomi come il dolore alla gola e al torace e l’eventuale febbre si può assumere paracetamolo, mentre per attenuare la tosse possono essere assunti farmaci sedativi della tosse (per esempio, codeina per la tosse secca molto insistente e/o che interferisce con il sonno) o mucolitici (per esempio, n-acetil-cisteina in presenza di catarro molto denso e difficile da espellere).
In tutti i casi, questi farmaci, acquistabili senza ricetta medica, vanno assunti rispettando i dosaggi e i tempi di trattamento indicati sulle confezioni o consigliati dal medico.
Talvolta, il medico può ritenere utile prescrivere farmaci broncodilatatori inalatori analoghi a quelli utilizzati da chi soffre di asma o BPCO, per favorire il rilassamento dei bronchi e facilitare la respirazione.

Oltre alle terapie farmacologiche, in caso di bronchite, si deve: bere in abbondanza per idratare le mucose della gola e l’organismo in generale; restare a relativo riposo, al caldo, ma in ambienti ben umidificati (soprattutto di notte); evitare sbalzi di temperatura e colpi d’aria; mangiare cibi freschi, leggeri e nutrienti, privilegiando frutta, verdura e proteine.

Dal momento che nella quasi totalità dei casi la bronchite è di origine virale, gli antibiotici non sono quasi mai necessari, salvo nel caso di persone immunocompromesse, molto anziane o con altre patologie che aumentano sensibilmente il rischio di complicanze batteriche. In tutti i casi, gli antibiotici vanno assunti soltanto se prescritti dal medico e seguendo fedelmente le sue indicazioni.

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