Aneurisma aortico

Con aneurisma aortico si intende la dilatazione permanente di un segmento ben delimitato dell’aorta, la più grande arteria del corpo che riceve il sangue direttamente dal ventricolo sinistro e lo distribuisce a tutti i tessuti. Viceversa, quando la dilatazione interessa tutto il decorso dell’aorta si parla di “mega-arteria”.

Gli aneurismi che interessano il tratto addominale dell’aorta possono essere distinti in due categorie in relazione al punto in cui compaiono.
Quelli “sovra-renali” sono presenti nella porzione prossimale dell’aorta addominale (ossia più vicina al cuore); quelli “sotto-renali” sono localizzati più in basso, al di sotto del punto di ramificazione delle arterie renali.

Gli aneurismi “sovra-renali” sono poco frequenti, ma complessi e delicati da trattare chirurgicamente poiché durante l’intervento si deve adottare tutta una serie di accorgimenti per proteggere gli organi addominali dall’ischemia.

Gli aneurismi “sotto-renali” sono un po’ meno impegnativi per il chirurgo, ma molto più diffusi nella popolazione, rendendo conto di circa l’80% dei casi.

L’aneurisma dell’aorta addominale mostra una preferenza per il sesso maschile, colpito con una frequenza tre volte superiore a quello femminile: tra gli ultrasessantenni rappresenta il 2% delle cause di morte contro lo 0,7% tra le donne della stessa fascia d’età.

Cause

Le cause esatte che portano alcune persone a sviluppare un aneurisma dell’aorta addominale non sono note, mentre sono stati riconosciuti alcuni elementi che possono aumentare la probabilità che si instauri l’alterazione vascolare.


I principali fattori di rischio per lo sviluppo di un aneurisma dell’aorta sono rappresentati dall’età avanzata (in particolare dopo i 65 anni), dalla presenza di patologia aterosclerotica, dall’ipertensione, dall’ipercolesterolemia, dal fumo di sigaretta, dalla familiarità per aneurisma dell’aorta addominale, da traumi addominali e da infiammazioni/infezioni dell’aorta.

Sintomi

L’aneurisma dell’aorta è una patologia grave, che spesso deve essere affrontata come emergenza medica assoluta, a causa di rotture improvvise e insospettabili in persone che fino a quel momento non presentavano alcun sintomo e assolutamente inconsapevoli di essere interessate dall’alterazione vascolare.

In una minoranza di casi, l’aneurisma dell’aorta causa sintomi aspecifici quali dolore alla schiena o all’addome o disturbi digestivi, ma più spesso il primo segnale consiste nella comparsa improvvisa di un dolore addominale violento nel momento in cui l’aneurisma sta per rompersi o quando si è già rotto, causando una gravissima emorragia interna.
Quando ciò si verifica, il tempo a disposizione per intervenire chirurgicamente e riparare con successo l’arteria è molto limitato.

Diagnosi

Il riscontro della dilatazione aneurismatica dell’aorta addominale è quasi sempre occasionale e generalmente avviene durante indagini ecografiche dell’addome eseguite per valutare condizioni patologiche diverse.

Una volta individuato, per caratterizzare l’aneurisma aortico è necessario effettuare esami strumentali più sensibili e specifici, come l’ecocolordoppler dell’aorta addominale (che valuta oltre alla struttura del vaso anche le modalità di flusso del sangue al suo interno) e, soprattutto, la TAC spirale con ricostruzione tridimensionale dell’aneurisma e l’angio-risonanza magnetica, a tutt’oggi ritenute le due indagini più accurate per questo tipo di diagnosi. Diventa, poi, indispensabile la valutazione da parte del chirurgo vascolare, per stabilire la necessità e i tempi dell’eventuale intervento chirurgico.

Tra gli stili di vita

La presenza di un aneurisma aortico si associa sempre un rischio significativo, ma anche l’intervento necessario per rimuoverlo presenta diverse criticità.
Per stabilire l’opportunità o meno di intervenire e quale approccio (endoscopico o con chirurgia tradizionale) utilizzare è fondamentale un’attenta valutazione dei pro e dei contro, che tenga conto del probabile rischio di rottura e dell’età, delle caratteristiche generali del paziente e della sua capacità di sopportare il trauma dell’operazione.

In generale, aneurismi di piccole dimensioni vengono tenuti sotto controllo, con verifiche strumentali periodiche, mentre quelli di dimensioni maggiori o con caratteristiche che lasciano ipotizzare rotture a breve-medio termine vengono eliminati chirurgicamente. Tuttavia, considerazioni sull’opportunità di intervenire basate sulla sola grandezza hanno un valore generale in termini di popolazione, ma sono poco utili nel singolo paziente, che va valutato in modo specifico.

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