Stenosi giugulare

La stenosi giugulare corrisponde a un restringimento del lume delle vene giugulari, che sono i principali vasi sanguigni che raccolgono il sangue povero di ossigeno proveniente dal cervello e lo riportano al cuore e ai polmoni per essere nuovamente ossigenato e rifornito di sostanze nutritive.

La stenosi giugulare, rallentando il deflusso del sangue dal cervello, ne determina il ristagno con conseguente ridotta ossigenazione delle cellule nervose e dei tessuti di sostegno: un fenomeno che determina una “sofferenza” cerebrale più o meno rilevante in funzione del grado di stenosi e l’insorgenza di sintomi caratteristici in relazione alle zone coinvolte.

Cause

Le cause della stenosi giugulare possono essere legate a caratteristiche anatomiche individuali (come una malformazione congenita delle vene coinvolte) oppure ad alterazioni acquisite, come l’ispessimento delle pareti interne delle vene o anomalie delle valvole di varia origine. 

Sintomi

Il restringimento del lume delle giugulari determina un’insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) con conseguente ridotta ossigenazione dei tessuti e comparsa di sintomi quali alterazione della sensibilità a braccia e gambe (formicolii, sensazione alterata di caldo-freddo ecc.), difficoltà a deglutire e a parlare, vertigini (sindrome di Menière), ictus e altri problemi neurologici di varia natura correlati alle zone del sistema nervoso centrale interessate dall’ipossigenazione.

Alcuni studi hanno suggerito un possibile legame tra l’insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) determinata dalla stenosi delle vene giugulari e i danni neurologici localizzati tipici della sclerosi multipla (placche prive della mielina isolante di rivestimento lungo le ramificazioni delle cellule nervose), ma questa correlazione non è stata confermata da studi successivi e resta comunque da precisare sul piano patogenetico (anche in considerazione del fatto che la sclerosi multipla è una patologia infiammatoria su base autoimmune).

Diagnosi

La stenosi giugulare può essere sospettata sulla base del riscontro dei sintomi iniziali di limitata ossigenazione cerebrale (in particolare, disturbi di sensibilità, vista, parola, stabilità, deterioramento delle capacità intellettive o perdita di memoria).

Per confermare la diagnosi e quantificare il grado di stenosi, sulla base del quale stabilire la necessità dell’intervento chirurgico e pianificare le scelte terapeutiche, è indispensabile effettuare indagini strumentali, in particolare l’ecografia dei vasi del collo con ecocolordoppler transcranico ed extracranico, seguito da flebografia (o angiografia venosa).

Tra gli stili di vita

Il trattamento della stenosi delle vene giugulari deve essere valutato su base personalizzata da parte di esperti di Centri specializzati in chirurgia vascolare, in funzione della natura della stenosi, dei sintomi presenti e dei rischi associati, nonché dell’età del paziente.

In caso di restringimenti del lume delle vene giugulari non associati a tortuosità complesse o altre criticità, è possibile migliorare il flusso sanguigno attraverso procedure di angioplastica (analoghe a quelle utilizzate a livello delle arterie coronarie e carotidi), che prevedono l’inserimento nella vena di un catetere con un palloncino dilatabile all’estremità, che “schiaccia” le pareti della vena, allargando il lume del vaso.

Dal momento che le pareti delle vene sono elastiche e, con il tempo, potrebbero riassumere la conformazione iniziale, dopo l’intervento di angioplastica venosa, è necessario sottoporsi a esami ecocolordoppler periodici per assicurarsi che il vaso si mantenga aperto.

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