Attenti ai disturbi dell’orecchio, dalla semplice infezione alla sindrome di Meniere

Generalmente quando si parla di salute e di prevenzione le persone prestano molta attenzione a segni fisici come un neo su una gamba o come un improvviso dolore al torace, ma spesso non danno  alcuna importanza a un disturbo improvviso, apparentemente non abbastanza significativo, come può essere un dolore all’orecchio.
L’orecchio è un organo molto delicato che può procurare disturbi banali ma talvolta delle vere e gravi patologie.
Se si manifesta un calo dell’udito e magari un dolore all’orecchio, non bisogna sottovalutare aspettando che il disturbo passi, ma meglio rivolgersi allo specialista per un esame otoscopico che accerti l’entità del problema medico.

Sono molti i problemi che possono manifestarsi all’orecchio, tra i quali:

  • Il tappo di cerume, uno dei più frequenti, dove si crea una vera ostruzione del canale uditivo che spesso viene trascurata e lasciata li fino alla totale occlusione del tratto uditivo, e con il risultato di non sentire più e di percepire attorno un mondo ovattato, oltre che ad avere talvolta dolori e capogiri.
  • L’ipoacusia una graduale diminuzione della capacità uditiva , generalmente tipica dell’ètà , ma che quando si presenta in altre fasce d’età può comportare la presenza di infezioni virali, di danni provocati al condotto uditivo da un’esposizione a intensi rumori, o anche da fattori genetici.Un esame audiometrico fatto per tempo può individuare lo stato dell’udito , mentre un adeguato intervento terapeutico potrà prevenire il rischio della sordità.
  • LOtite media, un’infiammazione acuta, spesso conseguente ad un raffreddore, che va a colpire l’orecchio medio e in particolare la tromba di Eustachia, che invasa da muco, preme e infiamma il timpano provocando una sensazione uditiva di rimbombo della propria voce, un senso di ovattamento ed un rumore di fondo sottostante. Essendo una infezione l’otite media sieromucosa va trattata in genere con antibiotici e cortisonici.
  • L’Otite Esterna, una infiammazione dell’orecchio esterno, dolorosa. Si manifesta tipicamente soprattutto nel periodo estivo a seguito delle continue immersioni in mare o in mare, che talvolta possono provocare l’attecchimento da parte di batteri nel condotto uditivo, dopo che la cute si danneggia per la lunga permanenza in acqua. Se l’orecchio duole, anche subendo i riflessi della masticazione, vuol dire che c’è una infezione e che vanno interrotte le immersioni in acqua e va fatto un trattamento antibiotico, generalmente risolutivo.

Vi sono poi delle condizioni del condotto uditivo che più che rappresentare dei problemi medici o delle patologie vere e proprie possono essere classificate come conseguenze di altri fattori specifici.Tra questi:

  • L’Orecchio del nuotatore, condizione causata dall’entrata continua di acqua nel condotto uditivo, che potrebbe dar luogo ad una Otite Esterna.
  • L’Orecchio in Aereo, cioè un trauma causato dalla pressione durante il volo aereo (Barotrauma), che va a stressare il timpano, causando fastidio e dolore.

Tralasciando problemi o disturbi che possono provenire da esperienze varie, fare prevenzione significa porre attenzioni a disturbi fisici, sintomi e segnali di una mutata condizione di salute.
Molti di questi problemi dell’orecchio, se non curati, possono dar luogo a delle graduali alterazioni del condotto uditivo, provocando infiammazioni e riduzioni dell’udito, terreno fertile per patologie più gravi e talvolta invalidanti come la Sindrome di Meniere.
Anche la presenza contemporanea di malattie cardiovascolari o metaboliche in taluni casi diventa un fattore significativo nell’insorgenza di perdita dell’udito, di rumori di fondo, di vertigini e della malattia di Meniere.
Allo stesso modo nelle storie di pazienti con ipertensione sistolica e diastolica sono stati spesso individuati danni al condotto uditivo o anche perdita della capacità uditiva.

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