Protesi d’anca e chirurgia riparatrice

In alcuni casi più complicati, soprattutto quando è presente una condizione grave di artrite o anche delle lesioni o ancora in quei casi in cui la chirurgia può intervenire per riparare danni ai tendini, alle cartilagini o ai legamenti, o correggere delle fratture o problemi di artrite, riparando in modo conservativo un’articolazione d’anca compromessa da epifisi femorale, ma in molti altri casi ricorrere alla chirurgia sostitutiva dell’anca (artroplastica dell’anca) può essere un’opzione da considerare.

La protesi totale dell’anca, costituita da una parte di forma sferica e da una presa, viene realizzata in metallo o anche può essere fatta con un tipo di ceramica o di plastica (polietilene) e ha diversi componenti, tra cui la sfera stessa dell’anca. Queste protesi sono resistenti alla corrosione e all’usura.

L’intervento di sostituzione dell’anca è un intervento che prevede una notevole procedura uttavia la gran parte delle persone operate solitamente è in grado di riprendere le consuete attività entro poche settimane dall’intervento.
Vanno comunque considerate da un lato le prospettive di durata della protesi nel tempo e dall’altro quale potrebbe essere la condizione del paziente con un problema d’anca che va aggravandosi.

Le complicanze

Le complicanze derivanti da un disturbo dell’anca comprendono difficoltà o incapacita’ ad una corretta deambulazione, e spesso la necessità di continui trattamenti di farmaci per alleviare il dolore cronico.

Non sono infrequenti dei casi di deformità acquisite dell’anca che si instaurano a seguito del disturbo e del dolore.

Diagnosi di un’anca rotta

Anche se l’esame obiettivo dell’anca può mostrare segni evidenti come lividi e gonfiori sull’esterno dell’anca, o un aspetto deforme della stessa, una diagnosi definitiva potrà essere formulata solo sulla base dei risultati di indagini diagnostiche di imaging a mezzo di Raggi X, che possono fornire la fotogrfia precosa dell’anca, risonanza magnetica, o tomografia computerizzata.

I test di imaging aiutano a individuare le fratture, la risonanza magnetica è in grado di fornire tutti i dettagli attorno all’anca, mentre la TC riesce a fornire immagini dell’osso dell’anca e dei muscoli, dei tessuti intorno.

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