Acne grave, alla base potrebbe esserci la modalità di formazione del follicolo pilifero

Perché alcune persone soffrono di acne grave? Un ampio studio genetico rivela che la formazione del follicolo pilifero può essere la chiave: pubblicato su Nature Communications, ha esaminato 26.722 individui, di cui 5.602 soffrivano di acne severa.

Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori britannici, che hanno identificato 15 regioni del genoma legate allo sviluppo dell’acne, 12 delle quali non erano state in precedenza collegate alla condizione. Si è visto che molte varianti influenzano la formazione del follicolo pilifero, un fattore di rischio finora sconosciuto.

L’acne è una di quelle condizioni che ancora non hanno un trattamento perfetto, con creme e pillole costose che forniscono alcuni benefici ma spesso non risolvono completamente il problema. L’ampio studio inglese suggerisce che potremmo aver trascurato un fattore importante nel determinarne lo sviluppo: «applicare questi approcci genetici all’acne è qualcosa di totalmente innovativo ed è un significativo passo avanti», ha affermato uno degli autori, Jonathan Barker del King’s College di Londra.

I ricercatori si sono sorpresi per il fatto che sono numerose le varianti genetiche che sembrano influenzare la struttura e la funzione dei follicoli piliferi e hanno ipotizzato che alcune di esse rendano questa struttura più incline a infiammazioni e infezioni batteriche, che sono manifestazioni tipiche dell’acne.

Una di queste varianti, denominata WNT10A, è legata alla displasia ectodermica, una condizione che causa capelli radi e sottili nonché anomalie fisiche delle unghie, dei denti, della pelle e delle ghiandole. Circa il 22% della variabilità delle caratteristiche osservabili nei pazienti con acne è stata spiegata dalle varianti genetiche esaminate nello studio, ma i ricercatori ritengono che anche altre regioni del genoma contribuiscano al disturbo, i cui meccanismi rimangono in gran parte sconosciuti. Alcune varianti genetiche indicano meccanismi interessanti che potrebbero essere buoni bersagli per nuovi farmaci o trattamenti, più efficaci e con meno effetti collaterali rispetto a quelli attuali, come quelli che si associano all’isotretinoina, oggi ampiamente utilizzata per trattare le forme gravi di acne che non rispondono ad altre terapie.

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