Omega 3 utili anche contro l’ansia

Noti soprattutto per il loro ruolo favorevole nella prevenzione cardiovascolare secondaria (in particolare, proteggendo da recidive dell’infarto miocardico), nel supportare lo sviluppo del sistema nervoso del feto e del neonato (se assunti dalla donna in gravidanza) e nel modulare l’attività del sistema immunitario (per esempio, in aggiunta alle terapie specifiche di alcune malattie autoimmuni), gli omega-3 si stanno rivelando utili anche per migliorare il benessere psicologico.

In particolare, questi acidi grassi essenziali polinsaturi (chiamati anche PUFA, Poly-Unsaturated Fatty Acids), presenti in abbondanza nei pesci dei mari del Nord (salmone, sgombro, aringhe, sardine, tonno ecc.) e disponibili sotto forma di integratori nutrizionali concentrati, sembrano essere in grado di contrastare i sintomi ansiosi, a prescindere dallo specifico disturbo psichiatrico di cui soffre chi li presenta.

A confermare le indicazioni delle numerose ricerche intraprese negli ultimi anni per approfondire questo aspetto è una metanalisi che ha valutato in modo integrato i risultati dei 19 principali studi clinici condotti in 11 Paesi del mondo su un totale di 2240 uomini e donne di varia età ed etnia, 1203 dei quali trattati con omega-3 e 1037 non trattati con omega-3.

Dall’insieme dei dati esaminati è emerso che gli omega 3, somministrati da soli o aggiunti al trattamento specifico del disturbo psichiatrico presente (che poteva essere un disturbo d’ansia vero e proprio, oppure un altro problema associato a sintomi ansiosi, come depressione, disturbo ossessivo compulsivo, malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson, disturbo da stress post traumatico, ADHD, sindrome premestruale, post-infarto ecc.), sono in grado di esercitare un modesto, ma apprezzabile, effetto ansiolitico, verificabile attraverso scale di valutazione validate.

A beneficiare dell‘effetto anti-ansia degli omega-3 sembrano essere soprattutto le persone affette da un disturbo psichiatrico precisamente diagnosticato, mentre chi lamenta soltanto generici sintomi d’ansia sembra ottenere un miglioramento del benessere psicologico più limitato.

In attesa che nuovi studi chiariscano meglio entità e natura dei vantaggi ottenibili dagli omega 3 a livello psicoemotivo e confermino la possibilità di sfruttarli come terapia aggiuntiva, nulla vieta di aumentare l’assunzione di questi acidi grassi polinsaturi attraverso un maggior consumo dei pesci che li contengono in abbondanza. Se non dai PUFA, l’umore sarà sicuramente migliorato da un piatto gustoso e sano.

Fonte

Su K-P et al. Association of Use of Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids With Changes in Severity of Anxiety Symptoms A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Netw Open 2018; (https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2702216)

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