Le infezioni da candida che interessa le mucose comprendono la candidassi orale detta anche “mughetto”, le esofagei e le vaginiti.
La forma più grave di candidiasi è quella che colpisce il sangue, che è classificata tra le malattie sistemiche.
Cause
Il patogeno più frequente è la candida Albicans. Altri patogeni umani sono: c. Auris, c. tropicalis, c. Krusei, c. Stellatoidea, c. pseudotropicalis, ed altre ancora.
La trasmissione umana può avvenire quando sono presenti alcune condizioni che le favoriscono.
Sintomi
Febbre, malessere, tachicardia, ipotensione, stato alterato dei livelli di vigilanza, ingrossamento di fegato e milza, rush cutaneo di tipo nodulare o con macchie diffuse.
Diagnosi
Viene formulata sulla base di ipotesi differenziali, cosi da tenere separate le ipotesi di possibili infezioni batteriche da condizioni conseguenti ad una situazione di ridotte difese immunitarie, particolarmente presenti in alcune patologie pregresse.
La diagnosi comprende dei test di laboratorio con emocoltura e indagine endescopica con biopsia nei casi di candidiasi dell’esofago.
Talvolta viene anche praticato un esame di ecografia addominale o di TC per individuare delle forme croniche.
Trattamento
Mantenere un adeguato equilibrio idroelettrolitico, provvedere alla rimozione di eventuali dispositivi medici che possono essersi infettati per l’azione della candida Albicans.
Si impiegano farmaci antimicotici, il caspofungin particolarmente indicato contro la candidiasi, o anche il fluconazolo da utilizzare fintanto che l’agente infettivo non scompare dai test dell’emocoltura.
Va costantemente monitorata la funzionalità epatica.
Febbre, malessere, tachicardia, ipotensione, stato alterato dei livelli di vigilanza, ingrossamento di fegato e milza, rush cutaneo di tipo nodulare o con macchie diffuse.