Suoni, rumori e patologie dell’udito

Il suono, sia quando prodotto da strumenti musicali che quando prodotto da altre fonti come automobili, strumenti di lavoro o apparecchiature industriali, viene percepito dal sistema uditivo umano, ma anche dal cervello, con diverse reazioni da parte del corpo umano.
Cosi come un certo genere di musica può risultare gradevole e rilassante, un altro genere può risultare stressante o anche insopportabile.

Disponiamo di una specifica unità di misura per il l suono, il decibel (dB), con il quale si possono classificare tutti suoni, siano esso bisbiglio della voce umana che raggiunge circa poco più di 30 decibel o il suono/rumore del motore di una moto ci circa 60-70 decibel. Rumori che superano valori di 70-80 e che possono superare i 100-120, non solo dopo prolungate esposizioni ma anche da subito.

Ma quali sono le conseguenze di questo inquinamento da decibel per la salute dell’udito?

  • Le voci delle persone attorno giungono come coperte e spesso confuse con suoni circostanti. Un esempio per tutti è quello di non comprendere le parole dei nostri interlocutori in una stazione rumorosa o durante un pranzo al ristorante.
  • Difficile ascolto e comprensione delle voci attraverso la cornetta del telefono.
  • Una difficoltà a sentire e spesso ad accorgersi di suoni acuti come la sveglia del mattino o lo squillo del telefono di casa.
  • L’esigenza di alzare sempre più il volume della televisione non riuscendo a seguire i discorsi o chiedere alle persone di voler ripetere quel che hanno appena detto.
  • Talvolta fastidiosi ronzii o anche improvvisi acufeni.

Dunque se si riconosce come propria una di queste difficoltà allora vuol dire che si ha un calo dell’udito ed un potenziale problema per le future capacità uditive, da prevenire attraverso un’accurata indagine con lo specialista otorinolaringoiatra.
Un esame otoscopio e poi audiometrico dell’orecchio appurerà il livello del danno e proporrà le migliori soluzioni.
Evitare di tenersi il problema sperando in un miglioramento spontaneo dell’udito poiché senza far nulla si potrà solo avere un sicuro peggioramento.
Se si sono svolti lavori in cui permane una continua esposizione a rumori ad alto valore in decibel  (es. operatori di macchine industriali) o talvolta se oltre al rumore nocivo sono presenti prodotti chimici tossici per l’orecchio , se si svolgono lavori o si hanno abitudini che espongano ad ascoltare suoni potenzialmente dannosi (es. Operatori di discoteca) in questi casi bisognerà adoperarsi per una immediata riorganizzazione della propria vita quotidiana, sia per il lavoro che per le abitudini.

Nel tempo il rumore in eccesso, oltre ad alterare le capacità auditive e percettive, produce un forte stress che può comportare per il soggetto ulteriori problemi di salute e un aumentato indice di rischio per incidenti o per eventi pericolosi, per via che alla perdita di udito possono associarsi conseguenze neurosensoriali.
Una buona capacità uditiva consente il mantenimento di rapporti sociali e delle relazioni, mentre un udito che peggiora e senza cure mediche può condurre ad isolare la persona che ne soffre e a incidere negativamente sulla qualità della vita.

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